22 gennaio 2021

The farewell (Lulu Wang, 2019)

The Farewell - Una bugia buona (The Farewell)
di Lulu Wang – USA 2019
con Awkwafina, Zhao Shu-zhen
**1/2

Visto in TV (Now Tv).

Per stringersi un'ultima volta intorno alla nonna Nai Nai (Zhao Shu-zhen), alla quale – a sua insaputa – è stato diagnosticato un tumore in fase terminale, tutti i parenti (che vivono ora all'estero: chi negli Stati Uniti e chi in Giappone) tornano in Cina, fingendo di dover celebrare il matrimonio di uno dei nipoti. E nel timore che uno shock possa risultarle fatale, alla nonna non viene rivelata la verità: tutti attorno a lei recitano in quella che ritengono essere "una bugia buona". Da uno spunto semi-autobiografico (la storia è veramente accaduta nella famiglia della regista sino-americana Lulu Wang, con la differenza che sua nonna, a sei anni di distanza dalla diagnosi, è ancora viva e ha scoperto l'accaduto soltanto guardando il film!), un toccante dramma famigliare che dietro lo spunto da commedia – che peraltro ha molti illustri precedenti, da "Il banchetto di nozze" di Ang Lee, affine per molti versi, al tedesco "Good bye, Lenin!" – gioca con temi "profondi" come la morte e la preparazione al lutto. Ma non solo: attraverso lo sguardo della protagonista Billi (Awkwafina, alter ego della Wang e di fatto la protagonista del film), cresciuta negli Stati Uniti, la pellicola riflette sulle differenze socio-culturali fra oriente e occidente, non solo sull'approccio alla morte e sul confronto fra realtà e apparenze, ma anche su temi come il successo (economico o meno), le aspettative e le realizzazioni. Tutti argomenti su cui si mente a più riprese: si finge per motivi sociali, culturali, famigliari (le cerimonie delle nozze o quelle al cimitero, ma anche l'esibizione di ricchezza e stato sociale, o semplicemente di felicità e benessere). E Billi, l'unica in famiglia che a tratti pensa che bisognerebbe dire la verità alla nonna, a sua volta nasconde i propri fallimenti negli studi o nella vita. Anche se non del tutto compiuto, e di certo meno spigliato di quanto lo spunto di partenza lasciasse intendere – molti personaggi, potenzialmente forieri di gag, non vengono sviluppati: si pensi ai due "finti" sposi (Chen Han e Aoi Mizuhara) – il film è dunque più di una semplice commedia basata su una sola idea. Alla fine il tono è dolceamaro, decostruendo sia il "mito" degli USA (dove tutti si illudono di trovare i soldi, il successo, la felicità) sia quello della Cina (la madrepatria ammantata di un'aura nostalgica, ma dove tutto cambia e si trasforma rapidamente, i quartieri vengono demoliti e gli anziani muoiono). Nel cast anche Tzi Ma (il padre di Billi), Diana Lin (la madre), Jiang Yongbo (lo zio), Li Xiang (la zia). Lu Hong, la sorella della nonna di Lulu Wang, interpreta sé stessa, mentre la vera nonna appare nei titoli di coda, sui quali c'è una canzone in italiano (cantata anche al matrimonio): è "Per chi" di Johnny Dorelli.

0 commenti: