25 ottobre 2020

Dentro l'inferno (Werner Herzog, 2016)

Dentro l'inferno (Into the Inferno)
di Werner Herzog – Gran Bretagna/Austria 2016
con Clive Oppenheimer, Werner Herzog
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Visto in TV.

Documentario sui vulcani, sulle grandi eruzioni del passato e del presente, ma soprattutto su come questi giganti di fuoco influenzano la cultura delle popolazioni che gravitano attorno a loro. In compagnia del vulcanologo Clive Oppenheimer (che aveva conosciuto sulle pendici del monte Erebus in Antartide, durante le riprese di "Encounters at the end of the world"), Herzog gira per il mondo per raccogliere materiale e testimonianze: dall'Indonesia (sotto al monte Sinabung, in cui le popolazioni locali pensano che risieda uno spirito al quale offrono doni nel corso di elaborate cerimonie) all'Etiopia (nella depressione di Afar, presso la catena dell'Erta Ale, dove i paleontologi studiano le origini dell'umanità e cercano frammenti di ominidi), dall'Islanda (con una lunga storia di catastrofiche eruzioni, ultima quella dell'Eyjafjallajökull nel 2010) alla Corea del Nord (dove il monte Paektu, vulcano sacro e leggendario al confine con la Cina, è oggi legato dalla propaganda del regime al "mito" dei leader Kim Il-sung e Kim Jong-il), fino all'arcipelago delle Vanuatu e in particolare nell'isola di Tanna (anche qui un vulcano, il monte Yasur, è legato a un mito moderno, quello del soldato americano Jon Frum, venerato come un dio in una sorta di "culto del cargo"). Ben lungi dal limitarsi agli elementi naturalistici o geologici, dunque, il film – come tutti i lavori del regista – è in grado di spaziare al di fuori del suo tema centrale per esplorare numerosi aspetti della cultura e della società umana, con grande valore antropologico e sociologico. Mostra infatti non solo bellissime immagini di fiumi di lava, esplosioni di magma e nubi piroclastiche; e non solo interviste a scienziati e ricercatori, a testimoni di eruzioni passate o agli operatori che lavorano al monitoraggio dei giganti dormienti; ma anche rituali e danze tribali, processioni superstiziose o propiziatorie; e allarga il discorso a 360 gradi al rapporto fra uomini e vulcani, mostrando come le forze della natura e le loro suggestioni siano state piegate a scopi politici o di propaganda (davvero illuminante, e a suo modo affascinante, il segmento girato in Corea del Nord). Come commento musicale ci sono brani di Verdi, Vivaldi, Wagner, Rachmaninov, nonché tanta musica tradizionale. Herzog (che cita anche sé stesso, ricordando il cortometraggio "La Soufrière" del 1977, quando si era recato in Guadalupa per documentare l'attesa di un'imminente eruzione) ha girato nello stesso anno anche un thriller di finzione sullo stesso tema, "Salt and fire".

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