23 giugno 2020

Il calamaro e la balena (N. Baumbach, 2005)

Il calamaro e la balena (The Squid and the Whale)
di Noah Baumbach – USA 2005
con Jesse Eisenberg, Jeff Daniels
***

Visto in TV.

La separazione fra Bernard (Jeff Daniels) e Joan (Laura Linney), entrambi scrittori, vista attraverso gli occhi dei due figli, il maggiore Walt (Jesse Eisenberg) e il minore Frank (Owen Kline). Siamo a Brooklyn, negli anni ottanta: e i due ex coniugi, che si dividono l'affido dei figli, si ritrovano a vivere ai due lati opposti del parco. Un film semi-autobiografico, acuto e penetrante, che con pochi ma riusciti tocchi riesce ad approfondire psicologicamente i suoi personaggi: se dei due adulti vengono evidenziati soprattutto i difetti (in particolare l'uomo, un tempo scrittore di successo ma da anni ormai in crisi e relegato a tenere un corso di scrittura creativa, con un ego rimasto però smisurato e un atteggiamento snob e competitivo che l'ex moglie non riesce più a sopportare), i figli sono invece ritratti in momenti della crescita in cui un buon modello genitoriale sarebbe importante per raggiungere la maturità. Walt ha scelto proprio il padre come esempio di vita, dipendendo da lui e dai suoi gusti in tutto e per tutto, finendo persino col mentire a sé stesso e agli altri: millanta la conoscenza di libri che non ha letto, finge di aver scritto una canzone dei Pink Floyd, frequenta una ragazza, Lili (Anna Paquin), ma in realtà è attratto da una delle studentesse del padre, Sophie (Halley Feiffer). Il fratello minore Frank, invece, rimane più legato alla madre, ma è confuso e disturbato nella scoperta della propria sessualità. E col tempo, la consapevolezza delle problematiche della vita adulta comincia a farsi strada e a cambiare le iniziali visioni ristrette. Un "piccolo" film che con grande naturalezza porta alla luce i meccanismi che conducono all'espressione del sé, alla presa di coscienza del fatto che anche le cose brutte fanno parte della vita e alla necessità di accettarle, attraverso sentimenti come la rabbia, l'indecisione, l'imbarazzo, la confusione, la gelosia. Rispetto a "Storia di un matrimonio", con cui Baumbach nel 2019 tornerà a esaminare le dinamiche di un divorzio, mi è sembrato più immergente e meno melodrammatico. Il titolo si riferisce a un'installazione nel museo di storia naturale di New York che aveva impressionato Walt quando era piccolo, la lotta fra due animali marini che, ovviamente, prefigura e simboleggia quella fra i suoi genitori. William Baldwin è Ivan, il maestro di tennis di Frank, all'apparenza sempliciotto (Bernard guarda a lui dall'alto in basso) ma in realtà assai più equilibrato e in grado di dare felicità a Joan. Nella colonna sonora, anche per motivi diegetici, spicca "Hey You" di Roger Waters. Una nomination agli Oscar per la sceneggiatura.

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