22 maggio 2020

The Hobbit (Gene Deitch, 1967)

The Hobbit
di Gene Deitch – USA/Cecoslovacchia 1967
animazione tradizionale
*1/2

Visto su YouTube, in originale.

Questo misconosciuto cortometraggio di quasi 12 minuti è il primo adattamento cinematografico di un'opera di J.R.R. Tolkien. Il produttore William L. Snyder, con la sua Rembrandt Films, era entrato in possesso dei diritti su "Lo Hobbit" nel 1964, pagandoli molto poco, quando Tolkien e i suoi lavori erano ancora sconosciuti al di fuori della Gran Bretagna. L'intenzione era quella di realizzare un lungometraggio, ma non essendo riuscito a trovare un finanziatore (la 20th Century Fox si tirò indietro all'ultimo momento), pur di non perdere i diritti Snyder chiese all'animatore Gene Deitch di condensare in fretta e furia la storia in un corto. Il lavoro, che fu proiettato in pubblico una sola volta, è stato realizzato al risparmio, e si vede. Non è nemmeno veramente in animazione: i disegni sono fissi (anche se la camera è in movimento) e accompagnati da un narratore fuori campo (Herb Lass) che dà la voce anche a tutti i personaggi, come se stesse leggendo un libro. Molte, inoltre, le libertà e le modifiche rispetto al testo originale: i nani sono assenti, a parte Thorin Scudodiquercia (trasformato in un "generale"), e Bilbo è accompagnato nel suo viaggio verso la Montagna Solitaria da tre soli personaggi: Thorin, un guardiano e una principessa (che alla fine sposerà). Il drago Smaug si chiama Slag, mentre Gandalf dà il via alla vicenda ma non partecipa all'impresa. Sono presenti episodi come l'incontro con i troll (solo due, che si trasformano in alberi anziché in rocce) e con Gollum (ma senza la gara di indovinelli), mentre sono assenti gli elfi di Bosco Atro e la battaglia dei cinque eserciti. La curiosità maggiore è l'aspetto grafico: per molti versi i disegni e le iconografie sono diversi da quelli che ci aspetteremmo oggi, più simili ai libri illustrati per bambini e alle fiabe che al fantasy. Eppure hanno un loro particolare fascino, e forse non distano così tanto dal mood che Tolkien aveva in mente quando scrisse il romanzo (o comunque non più del look hollywoodiano da heroic fantasy dei film di Peter Jackson). Poco più che una curiosità, il film (completato in un solo mese) consentì a Snyder di mantenere i diritti dell'opera, diventati più appetibili da quando era esplosa la Tolkien-mania (grazie all'edizione americana del "Signore degli Anelli"), e di rivenderli (agli editori di Tolkien, che poi li cedettero alla United Artists) a un prezzo superiore a quello con cui li aveva acquistati. Negli anni a venire, prima della trilogia di Jackson, "Lo Hobbit" sarà adattato ancora una volta in animazione (la versione Rankin/Bass del 1977) e poi in live action (il telefilm russo del 1985).

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