23 maggio 2020

Kickboxers (Corey Yuen, 1986)

Kickboxers - Vendetta personale (No retreat, no surrender)
di Corey Yuen Kwai – USA 1986
con Kurt McKinney, Jean-Claude Van Damme
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Visto in divx.

Trasferitosi con la famiglia da Los Angeles a Seattle, dopo che il padre è stato costretto a chiudere la propria palestra di karate per pressioni della malavita organizzata, il giovane Jason (Kurt McKinney) si ritrova vittima dei bulli locali. Ma grazie al "fantasma" di Bruce Lee, che lo addestra alle arti marziali, diventerà più forte e saprà anche difendere la comunità quando gli stessi gangster cercheranno di appropriarsi della nuova palestra che frequenta, sconfiggendo sul ring il temibile lottatore russo Ivan Krushensky (Jean-Claude Van Damme) in un incontro di full contact. Primo film americano di Corey Yuen, su un canovaccio (scritto dallo stesso regista insieme al produttore Ng See-yuen) che ricorda in parte "Karate Kid" e in parte i moltissimi film hongkonghesi a base di scontri fra palestre rivali (a cominciare da alcune pellicole dello stesso Bruce Lee, qui nume tutelare del protagonista, che ne è un fan al punto da rendere omaggio alla sua tomba che si trova proprio a Seattle). Le ingenuità nella scrittura della storia e dei personaggi, abbastanza stereotipati, nonché la generale immaturità cinematografica sono compensate da una sincerità di fondo e, soprattutto, dalla buona rappresentazione dei combattimenti, che lo rendono a suo modo apprezzabile (e con un feeling molto anni Ottanta). Degna di nota, naturalmente, è la presenza di Van Damme nei panni del cattivo: per JCVD si trattava del primo ruolo significativo nel mondo del cinema dopo piccole parti come comparsa o come stuntman. Pare che sul set ebbe problemi con il regista e gli altri attori perché pretendeva di portare effettivamente a segno i suoi colpi, anziché rimanere a distanza dall'avversario. Esistono due sequel, senza alcun legame con questo a livello di trama. Il fantasma di Bruce Lee è interpretato dal coreano Kim Tai-chung, non particolarmente somigliante ma che aveva già impersonato il lottatore in alcune scene de "L'ultimo combattimento di Chen" (rimasto incompiuto alla morte di Lee) e nel suo seguito "L'ultima sfida di Bruce Lee".

2 commenti:

MikiMoz ha detto...

Meraviglioso: palestra di karate, Bruce Lee (quindi kung fu) e titolo... Kickboxers!
Comunque, stracult.

Moz-

Christian ha detto...

Sì, ai tempi i produttori occidentali (e i distributori italiani) avevano le idee un po' confuse in termini di arti marziali, e gettavano un po' di tutto nello stesso calderone!
A dire il vero, qui la colpa non è nemmeno solo loro, visto che lo stesso Van Damme alterna gli stili a proprio piacimento (essendosi specializzato proprio in karate, full contact e kickboxing).