5 aprile 2020

Assassinio sull'Orient Express (K. Branagh, 2017)

Assassinio sull'Orient Express (Murder on the Orient Express)
di Kenneth Branagh – USA 2017
con Kenneth Branagh, Michelle Pfeiffer
**

Visto in TV.

Fra un caso (il delicato furto di una reliquia al Santo Sepolcro di Gerusalemme) e un altro (il film si chiude con l'aggancio a un'altra celebre avventura di Poirot, "Assassinio sul Nilo", di cui è in lavorazione una trasposizione cinematografica che conferma come siamo di fronte a una vera e propria serie), l'investigatore belga Hercule Poirot (Kenneth Branagh) sale a bordo dell'Orient Express, il treno di lusso che da Istanbul si inoltra fino al cuore dell'Europa. Con il convoglio momentaneamente bloccato nei Balcani dalla neve, il detective dovrà risolvere un intricato caso di omicidio. Il losco mercante d'arte Ratchett (Johnny Depp) viene infatti trovato morto nella sua cabina: e tutti i passeggeri del vagone, per un motivo o per l'altro, sembrano aver avuto un legame con lui e con il suo torbido passato (Ratchett infatti non era colui che dichiarava di essere)... Nuovo adattamento del romanzo di Agatha Christie, che nel 1974 godette già di una popolare versione cinematografica diretta da Sidney Lumet, di cui questa è a tutti gli effetti un remake. Il principale difetto è che la nuova versione non aggiunge in fondo nulla di nuovo, a parte dei visual teatrali e spettacolari e un tono più (melo)drammatico che da commedia. Chi già conoscesse la storia tramite il libro o il film precedente non avrà sorprese: è la stessa, pur con qualche sforbiciata nei dialoghi (che eliminano indizi e allusioni, come il riferimento alla giuria di dodici persone) e l'aggiunta di un paio di fugaci scene d'azione. La sequenza migliore è forse quella che mostra in flashback l'omicidio, girata in bianco e nero e con il solo accompagnamento musicale. A spiccare in negativo ci sono invece i fondali digitali un po' farlocchi (vedi il passaggio del treno a Istanbul o fra le montagne). Resta il piacere di vedere all'opera un ricco cast di celebrità (con nomi del calibro di Michelle Pfeiffer, Penélope Cruz, Willem Dafoe, Judi Dench, Derek Jacobi, Daisy Ridley, Olivia Colman), anche se non tutti apportano qualcosa di particolare al proprio personaggio, limitandosi a svolgere il compitino. Notevole invece lo spazio riservato al protagonista: Branagh dà vita a un Poirot megalomane ("Voi raccontate bugie e pensate che nessuno lo scoprirà, ma ci sono due persone che lo faranno, il vostro Dio... e Hercule Poirot"), ossessionato da equilibri e simmetrie, convinto che esistano "solo il giusto e lo sbagliato", senza vie di mezzo, che però dovrà mettere in discussione le proprie certezze di fronte a un caso diverso da tutti quelli che ha risolto in passato. Un Poirot tormentato e senza autoironia, che sovrasta e mette in ombra – nel bene e nel male – tutti gli altri personaggi, lontano dunque dalle caratteristiche del detective di un whodunit classico.

4 commenti:

In The Mood For Cinema ha detto...

A me non è piaciuto affatto, se escludiamo la varietà del cast e qualche riferimento al mio amatissimo Poirot, che però non vedo bene impersonato dal seppur bravissimo Branagh. Lumet aveva fatto molto meglio ovviamente.

Christian ha detto...

Anch'io preferisco l'originale di Lumet, che era più equilibrato nel suo mix di giallo, dramma e commedia. Amo Branagh, ma qui si è lasciato prendere la mano. Il suo Poirot ruba troppo la scena agli altri personaggi e anche alla trama stessa. Cito da un mio commento al film del 1974:

Un autentico detective da whodunit classico non deve avere "passioni e dubbi", quelli sono riservati alle spalle (i dottor Watson di turno, ovvero l'alter ego del lettore/spettatore) e agli altri personaggi, vale a dire i vari indiziati. Questi ultimi [nella versione] di Branagh sono tutti sovrastati e messi in ombra da Poirot, unico personaggio di cui alla fine ci si ricorda, che il regista/attore riveste della sua consueta megalomania e rende protagonista persino di alcune scene d'azione (!).

Babol ha detto...

Nel complesso non un brutto film ma c'è davvero TROPPO Branagh dentro, come hai sottolineato, e svia l'attenzione dalla trama che diventa una mera scusa per lo spettacolo di Kenneth.

Christian ha detto...

Infatti... E l'unico che forse poteva tenergli testa, vale a dire Johnny Depp, interpreta la vittima, e quindi esce di scena quasi subito! :)