25 marzo 2020

La bambina e le cose (Nikita Michalkov, 1967)

La bambina e le cose (Veshchi, aka Devochka i veshchi)
di Nikita Michalkov – URSS 1967
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Visto su YouTube.

Questo corto di 8 minuti è il primo dei quattro film studenteschi realizzati da Michalkov mentre frequentava il corso di regia diretto da Mikhail Romm all'Istituto Gerasimov (VGIK), la leggendaria scuola di cinema di Mosca. Essenzialmente muto (a parte la colonna sonora e i rumori di fondo), il corto è firmato da Michalkov insieme all'operatore Igor Klebanov e mostra una bambina di cinque anni – il nome dell'attrice è sconosciuto – che curiosa, interagisce e osserva gli oggetti di una stanza elegante, probabilmente la camera dei suoi genitori (il film fu girato nell'appartamento moscovita del poeta Sergej Michalkov, padre di Nikita, nella stanza della moglie in cui i cineasti accatastarono numerosi oggetti prima delle riprese). Pur senza una trama, la pellicola è sincera e accattivante: il montaggio gioca su vari livelli sensoriali, come la visione (la bimba osserva un quadro da vari punti di vista, chiudendo gli occhi a turno per modificare la prospettiva; oppure esamina le piante con una lente di ingrandimento, od osserva sé stessa allo specchio) e il sonoro (i suoni che provengono da un magnetofono, quando viene riavvolto il nastro e quando viene poi riprodotto: dapprima della musica, poi frammenti di una conversazione fra adulti, registrati durante una festa svoltasi il giorno prima nello stesso appartamento). In un'atmosfera intima e familiare, la bimba gioca con gli oggetti (i bigodini della mamma), si rotola nel letto, osserva dentro e fuori dalle finestre (si intravede un panorama urbano innevato), fornendo uno sguardo innocente e disincantato sulla complessità del mondo che la circonda. La colonna sonora comprende il Largo dal concerto in fa minore (BWV 1056) di Bach rivisitato "a cappella" dagli Swingle Singers.

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