18 febbraio 2020

Pupazzi senza gloria (Brian Henson, 2018)

Pupazzi senza gloria (The Happytime Murders)
di Brian Henson – USA 2018
con Melissa McCarthy, Maya Rudolph
**

Visto in TV.

In un mondo in cui gli esseri umani convivono fianco a fianco con pupazzi animati (il film è diretto dal figlio di Jim Henson, il creatore dei Muppet), la coppia formata dall'investigatore privato Phil Phillips e dalla sua ex collega poliziotta Connie Edwards (Melissa McCarthy) indaga su una serie di misteriosi omicidi ai danni dei protagonisti di un vecchio show televisivo, "L'allegra combriccola" ("The Happytime Gang"). Con un occhio a "Chi ha incastrato Roger Rabbit" (di cui riprende temi e ambientazioni noir, sostituendo i pupazzi ai disegni animati) e un altro a "Meet the Feebles" di Peter Jackson (di cui ripropone perversioni, vizi, volgarità e tutto quanto di più politicamente scorretto si possa immaginare), una bizzarra pellicola per adulti che gioca a ribaltare le aspettative legate ai programmi per bambini con pupazzi animati (come il celebre "Sesame Street", i cui produttori hanno infatti cercato di fare causa al film, senza successo). Al di là dei luoghi comuni della narrativa hard boiled o del buddy movie poliziesco, il film punta le sue carte su un umorismo volgare, pecoreccio e demenziale, spesso talmente imbarazzante da risultare quasi esilarante. E affronta temi scomodi come il razzismo (i pupazzi sono discriminati e disprezzati dagli esseri umani; uno di loro – Larry, il fratello di Phil – giunge addirittura a "schiarirsi" la pelle, da blu che era, per assomigliare di più a un vero uomo, in analogia con Michael Jackson), il sesso (la scena della "sveltina" e dell'eiaculazione di Phil nel suo ufficio è di quelle che non si dimenticano) e la tossicodipendenza (ma qui la droga non è altro che zucchero). Le battute e le gag sono di qualità quantomeno altalenante, con alcune di livello davvero basso ("Se sei un pupazzo... sono pupazzi amari!"), e molti interpreti in carne e ossa potrebbero finire col vergognarsi di avere questo titolo nella propria filmografia: eppure, se si sta al gioco, il divertimento non manca. Il titolo italiano strizza ovviamente l'occhio ai "Bastardi senza gloria" di Tarantino, ma non c'è alcuna pertinenza: fra le citazioni cinematografiche, invece, la più evidente è quella da "Basic instinct".

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