28 gennaio 2020

Stanlio & Ollio (Jon S. Baird, 2018)

Stanlio & Ollio (Stan & Ollie)
di Jon S. Baird – USA/GB 2018
con Steve Coogan, John C. Reilly
***

Visto in TV.

Nel 1953, invecchiati e assenti ormai dalle scene da diversi anni, il duo comico formato da Stan Laurel (Coogan) e Oliver "Babe" Hardy (Reilly) intraprende una tourneé in Gran Bretagna e Irlanda per esibirsi sui palcoscenici di teatri di second'ordine, riproponendo vecchie e nuove gag e numeri di vaudeville, nella speranza di convincere un evanescente produttore cinematografico a finanziare una nuova pellicola (una parodia di "Robin Hood"). Ma il sogno non si concretizzerà, anche perché (nonostante il pubblico non li abbia dimenticati e li ami ancora, accorrendo progressivamente sempre più in massa per vederli recitare dal vivo) i tempi sono cambiati e i manager non hanno più fiducia in loro. Inoltre i due attori sono piagati da problemi di salute e, soprattutto, da vecchi rancori legati alle scelte del passato. Affezionato omaggio e celebrazione della coppia di comici più grande e importante della prima metà del ventesimo secolo (o forse di sempre). Il taglio scelto, quello di raccontare gli anni della vecchiaia e del declino del duo, ma anche quelli del rinsaldamento dell'amicizia e delle riflessioni sul passato, è del tutto giusto: un approccio più tradizionale avrebbe rischiato di produrre una banalità come altri film biografici (si pensi all'ormai dimenticato "Charlot" (Chaplin) di Richard Attenborough). Concentrandosi invece sui loro rapporti e sulle dinamiche dietro le quinte, con l'instancabile Stanlio (la vera spinta motrice e creativa della coppia) che continua a inventare nuove gag e il più fragile Ollio che accetta di esibirle in pubblico in ogni occasione (tanto che, in occasione di un loro litigio, i presenti ridono pensando di trovarsi di fronte all'ennesimo sketch), il film riesce a rappresentare con successo gli alti e i bassi della loro amicizia, che si sovrappone alla relazione professionale e travalica quella dei loro personaggi sul palcoscenico o sullo schermo, in modo a tratti persino toccante ("In quelle storie eravamo soltanto noi due. Ognuno dei due aveva l'altro", spiega Laurel). E in un certo senso celebra anche la fine di un'epoca d'oro del cinema stesso. Da notare come (giustamente) il doppiaggio italiano abbia affibbiato ai protagonisti, nella vita di tutti i giorni, delle voci "normali": i tanto celebri e buffi accenti con cui parlano i loro personaggi (una peculiarità delle versioni straniere dei loro film, nata perché – agli albori del cinema sonoro – erano loro stessi a parlare in lingue diverse a seconda dei mercati in cui le pellicole venivano distribuite, e tali accenti furono poi conservati dai doppiatori professionisti) si odono soltanto durante le recite e gli sketch. Per semplicità, la sceneggiatura romanza un po' alcuni eventi: sembra quasi che dopo la "rottura" di Laurel con Hal Roach del 1937 (mentre Hardy rimase con quest'ultimo, essendo ancora sotto contratto) la coppia si sia separata, mentre nella realtà continuarono a girare film insieme fino al 1945 (abbandonando Roach solo nel 1940). Il tanto citato "film con l'elefante", ovvero "Ollio sposo mattacchione" (in originale "Zenobia"), girato dal solo Hardy con Harry Langdon in sostituzione di Laurel, fu solo una breve parentesi, senza le pesanti conseguenze che qui si vogliono suggerire. Se la confezione (regia e fotografia) è funzionale alla narrazione ma senza particolari guizzi, straordinari sono invece i due interpreti, vero punto di forza della pellicola, che si calano nella parte in maniera assolutamente convincente, anche grazie all'ottimo lavoro di trucco. Nel cast anche Shirley Henderson e Nina Arianda (Lucille e Ida, rispettivamente le mogli di Hardy e di Laurel), Rufus Jones (l'impresario inglese) e Danny Huston (Hal Roach).

2 commenti:

Ismaele ha detto...

è bello vedere ancora Stan e Oliver, nella loro convivenza fuori dal set:)

Christian ha detto...

Sì, è il taglio giusto. E la pellicola lascia anche il desiderio di rivedersi i film della coppia...