16 gennaio 2020

Scappo dalla città (Ron Underwood, 1991)

Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche (City Slickers)
di Ron Underwood – USA 1991
con Billy Crystal, Daniel Stern, Bruno Kirby
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Rivisto in TV, con Sabrina.

In crisi di mezza età, tre amici newyorkesi alle soglie dei quarant'anni (Billy Crystal, Daniel Stern, Bruno Kirby) si prendono una vacanza di due settimane in un ranch per turisti, con il compito di scortare una mandria di mucche dal Nuovo Messico al Colorado. Quando l'anziano ed esperto cowboy che li guida (Jack Palance) muore all'improvviso durante il viaggio, i tre amici dovranno imparare a cavarsela da soli, riacquistando la stima di sé stessi. In un certo senso antesignano di "Una notte da leoni" e simili, ma più maturo e meno demenziale, un piccolo film di culto che fonde comicità slapstick e riflessioni esistenziali, con tre personaggi (e segnatamente il protagonista Mitch, ovvero Crystal) che ritrovano sé stessi, l'orgoglio e la voglia di ricominciare quando si immergono in un'impresa di altri tempi in mezzo alla natura e lontana dal tran tran quotidiano della vita di città. Memorabili i dialoghi (determinare qual è stato il loro giorno più bello, insegnare come si usa il videoregistratore) e alcune scene che fungono da rito di passaggio (Mitch che aiuta a far nascere un vitellino, che poi gli si affeziona; il passaggio della mandria di vacche attraverso la corrente di un fiume). Tanti anche i rimandi alla cultura pop, e naturalmente ai western classici (come "Il fiume rosso" di Hawks) o televisivi (gli amici cantano le sigle di "Rawhide" e "Bonanza"). Underwood è un regista che nonostante un paio di film di successo a inizio carriera (questo e "Tremors") ha diretto per lo più pellicole di serie B o a tema natalizio. Premio Oscar come attore non protagonista a Jack Palance per il ruolo del vecchio e burbero cowboy Curly. Curiosità: il figlioletto di Billy Crystal è interpretato da un decenne Jake Gyllenhaal, al debutto nel cinema.

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