20 gennaio 2020

Quel freddo giorno nel parco (R. Altman, 1969)

Quel freddo giorno nel parco (That cold day in the park)
di Robert Altman – USA/Canada 1969
con Sandy Dennis, Michael Burns
**1/2

Visto in divx.

In un freddo giorno d'autunno, la solitaria e repressa Frances (Sandy Dennis) – che vive nella casa di Vancouver un tempo appartenuta alla madre – nota un ragazzo (Michael Burns) seduto su una panchina nel parco di fronte, fradicio sotto la pioggia. Mossa a compassione, lo invita a entrare in casa e gli offre cibo, un letto e un bagno caldo. Il ragazzo non parla, ma sembra accettare di buon grado le offerte della ragazza: e la sua sola presenza basta a riaccendere la spenta Frances, finora priva di ogni vita affettiva (i suoi unici frequentatori sono anziani conoscenti e amici della madre). Scopriremo poi che il misterioso ragazzo in realtà finge soltanto di essere muto: è un hippy che vive alla giornata, che si diverte a ingannare la gente e che occasionalmente fugge dalla casa di Frances (dove lei prova a tenerlo rinchiuso) per tornare a frequentare gli scapestrati amici di un tempo. Nel frattempo la donna lo coccola come un cucciolo, cerca disperatamente il suo affetto e, pur di tenerlo legato a sé, giunge persino ad avventurarsi per la città in cerca di una prostituta per lui... Un film sobrio ma dal particolare fascino, che si fa via via sempre più inquietante (anche per via del ribaltamento di ruoli: si passa dal punto di vista di lei a quello di lui), ben diretto da un Altman agli esordi, grazie anche alla fotografia “brumosa” di László Kovács e alla malinconica musica d'atmosfera di Johnny Mandel. La sceneggiatura (di Gillian Freeman) è tratta da un romanzo di Richard Miles. Eccellenti i due protagonisti (lui sembra quasi uno hobbit!). Edward Greenhalgh è il dottor Stevenson, Luana Anders l'amica Sylvia, Suzanne Benton la prostituta Nina. Nell'edizione italiana mancano diverse scene (tagliate senza motivo se non quello di accorciare la pellicola).

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