29 dicembre 2019

A daring daylight burglary (F. Mottershaw, 1903)

A daring daylight burglary
(aka A daring daylight robbery)
di Frank Mottershaw – GB 1903
**1/2

Visto su YouTube.

Dopo aver scavalcato un muro, un ladro penetra in una casa dal giardino. Ma viene visto da un ragazzino, che corre ad avvertire la polizia. All'arrivo delle forze dell'ordine, il malvivente prova a fuggire e, nel corso di una colluttazione con un poliziotto, lo fa precipitare dal tetto. Mentre lo sfortunato agente è portato via in ambulanza, gli altri poliziotti inseguono il ladro per strade, campi e attraverso un ruscello, fino a una stazione ferroviaria dove il rapinatore riesce a prendere un treno al volo: sarà però arrestato alla stazione successiva. Realizzato a Sheffield nell'aprile del 1903 con la partecipazione di membri del corpo locale dei vigili del fuoco (oltre che con attori reclutati nei music hall della città), questo pioneristico film d'azione e d'inseguimento si rifà al precedente “Stop thief!” di James Williamson (1901) ma si dimostra molto più complesso, per esempio presentando diverse linee narrative (il ladro in azione, il bambino che lo scopre, i poliziotti che accorrono), alcune delle quali si svolgono contemporaneamente (i soccorsi all'agente ferito avvengono mentre intanto l'inseguimento prosegue), anche con esempi di montaggio alternato (le due inquadrature nel giardino della casa sono inframezzate da quella del bambino che corre alla stazione di polizia). Sequenze ambientate in luoghi differenti (per le strade, sul tetto, in campagna, alla stazione ferroviaria) sono "cucite" insieme con naturalezza, anche perché fanno parte della stessa azione, offrendo al contempo qualche divagazione che pure serve a far appello alle emozioni del pubblico (la scena, insolitamente lunga, in cui il poliziotto ferito è caricato sulla barella e poi in carrozza). Da apprezzare anche il gusto per l'inquadratura, mai banale, con la macchina da presa spesso collocata in posizione sopraelevata rispetto ai personaggi, la profondità di campo e il realismo della messa in scena. L'americano Edwin S. Porter vedrà il film e ne prenderà spunto per il suo celebrato “La grande rapina al treno”, uscito nello stesso anno.

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