10 agosto 2019

The miller and the sweep (George A. Smith, 1897)

Il mugnaio e lo spazzacamino (The miller and the sweep)
di George Albert Smith – GB 1897

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Fotografo ritrattista, inventore e membro della Royal Astronomical Society, George Albert Smith è stato una delle figure più importanti della cosiddetta "Scuola di Brighton", il gruppo dei primissimi cineasti britannici che misero a punto interessanti soluzioni relative al linguaggio cinematografico, sperimentando per esempio nei campi del montaggio narrativo e dei primi piani. Amico e socio di James Williamson, altro pioniere dell'epoca, Smith iniziò a girare i suoi primi film nel 1897, dopo aver fabbricato l'anno prima una propria macchina da presa (in seguito, nel 1901, si costruì addirittura un proprio teatro di posa a Hove, sulla costa meridionale dell'Inghilterra). Se all'iniziò si dedicò – come molti colleghi – alle riprese di actualités o di attori di vaudeville, a partire da "The corsican brothers" cominciò a utilizzare alcuni trucchi ed effetti speciali come quelli di Méliès (usati però non per "stupire" gli spettatori, come faceva il regista francese, ma in funzione più narrativa e integrata al racconto). Nei primi tempi Smith realizzò commedie ("Old man drinking a glass of beer") così come opere ispirate a quelle di Méliès ("The haunted castle"). Uno dei primi film che riuscì a vendere fu "The miller and the sweep", in cui assistiamo – in un'unica ripresa, senza uso del montaggio – a una scazzottata fra un mugnaio (tutto impolverato di bianco per la farina) e uno spazzacamino (che invece è ovviamente tutto nero). A fare da sfondo alla loro lotta è un mulino con le pale in movimento. Pare che Smith girò il film due volte: il 24 luglio 1897 (ma forse fu solo una prova generale) e il 24 settembre (ed è questa la copia che è sopravvissuta ai giorni nostri: non ho idea perché alcune fonti riportino il 1898 come data). Il tema dello scontro fra due lavoratori, uno "bianco" e uno "nero", era ricorrente negli sketch teatrali e lo è anche nei primi anni del cinema britannico: lo stesso Smith lo riproporrà l'anno seguente in "The baker and the sweep". L'inseguimento finale, invece, prefigura un cliché che perdurerà per anni nel cinema comico muto.

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