16 febbraio 2019

More (Barbet Schroeder, 1969)

More - Di più, ancora di più (More)
di Barbet Schroeder – Francia 1969
con Klaus Grünberg, Mimsy Farmer
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Visto in TV, in originale con sottotitoli.

Il giovane autostoppista tedesco Stefan (Grünberg) conosce a Parigi la bella e misteriosa Estelle (Farmer), se ne innamora e la segue fino all'isola di Ibiza. Qui scopre che la ragazza è una tossicomane, finendo per condividerne il destino... Opera prima di Schroeder, celebre per la colonna sonora realizzata appositamente dai Pink Floyd (fu il loro terzo album in studio) ma anche per la descrizione realistica e senza compromessi della dipendenza dalla droga. A quei tempi, Ibiza era un po' "sinonimo di psichedelia ed esperienze di vita al di fuori di qualsiasi controllo", e la permanenza di Stefan sull'isola in compagnia di Estelle lo illustra perfettamente. I due ragazzi dapprima si illudono di poter convivere insieme in totale libertà (quasi sempre nudi, a casa o in spiaggia), per poi dover fare i conti con i propri fantasmi. E come gli "adoratori del sole" che si accecano a furia di guardare l'astro nel cielo, il desiderio di volere sempre di più (e l'incapacità di fermarsi) li porta all'autodistruzione. Emblematica la scena della lotta contro i mulini a vento (come Don Chisciotte). Molto bella l'ambientazione e in generale l'atmosfera, con evidenti influssi della Nouvelle Vague: e gli scenari naturali, con il passaggio delle stagioni (dall'estate all'inverno), sono uno sfondo suggestivo. Il finale è brusco, ma efficace. Heinz Engelmann è l'ambiguo Dottor Wolf, ex nazista, proprietario di alberghi e ristoranti sull'isola, ma soprattutto amante di Estelle e suo spacciatore di eroina. Michel Chanderli è il ladruncolo Charlie, amico di Stefan che cerca inutilmente di allontanarlo dalla ragazza. Nel cast anche Henry Wolf (Henry) e Louise Wink (Cathy). Accolto in maniera controversa alla sua uscita, è poi diventato un film di culto.

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