29 gennaio 2019

Treni strettamente sorvegliati (Jiří Menzel, 1966)

Treni strettamente sorvegliati (Ostře sledované vlaky)
di Jiří Menzel – Cecoslovacchia 1966
con Václav Neckár, Josef Somr
***

Visto in divx alla Fogona, in originale con sottotitoli inglesi.

Il giovane Milos Hrma (Václav Neckár), discendente di una famiglia di “fannulloni”, comincia a lavorare come apprendista nella stazione ferroviaria di una piccola cittadina in Boemia. Siamo nel 1945, quando il paese è sotto l'occupazione tedesca: ma gli echi della seconda guerra mondiale giungono a malapena in un microcosmo dove non capita quasi niente, se non i (tragi)comici episodi di vita quotidiana che coinvolgono il protagonista e i suoi colleghi. Fra un passaggio di treno e l'altro, Milos frequenta la sua coetanea Masa, ma scopre di soffrire di eiaculazione precoce e per questo motivo tenta il suicidio. Su suggerimento di un dottore (interpretato dal regista stesso), chiede al più esperto collega (e dongiovanni) Hubicka di presentargli una donna che possa insegnargli a fare l'amore: la scelta cadrà su Viktoria Freie, partigiana che li coinvolgerà nel sabotaggio a un treno delle SS, carico di armi, di passaggio nella stazione. Fra coming-of-age e commedia, ironia ed erotismo (notevole la scena in cui Hubicka "timbra" le cosce e il sedere della giovane telegrafista), satira – apparentemente in chiave antitedesca ma in realtà diretta al regime comunista (la commissione disciplinare) – e dramma, un "piccolo" gioiellino dall'ambientazione circoscritta e dai personaggi vivaci e realistici, fra i migliori esempi della cosiddetta Nová vlna (Nouvelle vague) cecoslovacca. Bohumil Hrabal, autore del romanzo originale, collaborò all'adattamento con il regista, al primo lungometraggio dopo alcuni corti. La pellicola vinse l'Oscar per il miglior film straniero. In Italia è stata distribuita anche con i titoli "Quando l'amore va a scuola" e "Presto, datemi una donna!".

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