23 gennaio 2019

Piove sul nostro amore (Ingmar Bergman, 1946)

Piove sul nostro amore (Det regnar på vår kärlek)
di Ingmar Bergman – Svezia 1946
con Birger Malmsten, Barbro Kollberg
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Visto in divx alla Fogona, con Marisa, in originale con sottotitoli.

David, ex galeotto, e Maggi, fuggita di casa perché incinta, si incontrano per caso alla stazione ferroviaria in una piovosa notte di ottobre e decidono di andare a vivere insieme. I loro tentativi di costruirsi una nuova vita onesta (acquistando una casetta e trovando un lavoro), fra mille traversie, saranno frustrati in continuazione dalla società, dalla morale e dai pregiudizi della gente. Ma alla fine, grazie all'intervento del misterioso “narratore” della storia (una sorta di angelo custode), che li difenderà in tribunale durante un processo, riusciranno ad avere una nuova occasione. Secondo film di Bergman, che sotto l'aspetto del fotoromanzo melodrammatico sfiora già temi profondi e di spessore, come il rapporto fra individuo e società (in particolare quello dei giovani che devono fare i conti con le leggi e la burocrazia “paterna”). Lo fa con toni leggeri (la commistione fra dramma e commedia anticipa quasi Fellini, anche se la trama ricorda “L'uomo del sud” di Renoir e lo stile è debitore in generale alle atmosfere del realismo poetico di Marcel Carné), una struttura un po' improvvisata e una forma ondivaga ma comunque gradevole, anche grazie alla buona caratterizzazione dei tanti personaggi di contorno (come i due venditori ambulanti e la vicina bonacciona, ma anche il perfido proprietario della casetta e i vari rappresentanti dell'ordine – il prete, l'avvocato, il funzionario – che mettono i bastoni fra le ruote ai due giovani). Tipicamente bergmaniano, invece, il personaggio del narratore-angelo custode.

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