24 dicembre 2018

Tangerine (Sean Baker, 2015)

Tangerine (id.)
di Sean Baker – USA 2015
con Kitana Kiki Rodriguez, Mya Taylor
**1/2

Visto in TV, con Sabrina, in originale con sottotitoli.

Appena uscita di prigione dopo un mese di detenzione, la prostituta transgender Sin-Dee (Kitana Kiki Rodriguez) viene a sapere dall'amica Alexandra (Mya Taylor) che il suo "fidanzato" e pappone Chester (James Ransone) l'ha tradita con una delle sue ragazze, Dinah (Mickey O'Hagan). E mediterà vendetta, lanciandosi alla sua ricerca per l'intera giornata (il film si svolge tutto alla vigilia di Natale, per le strade e i quartieri di una Hollywood di periferia, come il celebre Santa Monica Boulevard). La loro storia si intreccia con quella di Razmik (Karren Karagulian), tassista armeno con una passione per le prostitute trans, alle prese con una suocera impicciona (Alla Tumanian). In questo piccolo film indipendente e a basso costo, con uno stile esuberante e spigliato, favorito da una fotografia ipersaturata e dalla rapidità di azione (l'intera pellicola è stata girata con un Apple iPhone 5S), Baker ci offre uno spaccato di vita su personaggi dall'esistenza non proprio regolare, ma comunque ritratti in maniera simpatica e senza moralismo. L'ambientazione natalizia (ma del tutto sui generis: non c'è neve, né alberi, né altro di tipico della stagione) rende la vicenda quasi un "cantico di Natale" sul tema dell'amicizia e della riconciliazione. Fra le scene da ricordare: quella del pompino nell'autolavaggio, l'esibizione di Alexandra in un locale (dove canta "Toyland"), la "resa dei conti" quando tutti si ritrovano in un negozio di ciambelle, la riappacificazione finale fra Sin-Dee e Alexandra nella lavanderia a gettore. Luiza Nersisyan è la moglie di Razmik, la pornostar Ana Foxxx è la prostituta Selene. Nella colonna sonora spunta all'improvviso (e in maniera inaspettata) l'ouverture Coriolano di Beethoven.

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