11 novembre 2018

Le belle della notte (René Clair, 1952)

Le belle della notte (Les belles de nuit)
di René Clair – Francia/Italia 1952
con Gérard Philipe, Gina Lollobrigida
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Visto in TV.

Claudio (Gérard Philipe), compositore giovane e spiantato, si trova talmente a disagio nel mondo moderno che sogna in continuazione (ad occhi aperti, ma anche no) di vivere avventure gloriose e romantiche nei secoli precedenti. Alla fine scoprirà che si può essere felici (con poco) anche nella realtà. Garbata commedia dal taglio onirico, con cui Clair si prende gioco di chi elogia "il buon tempo antico" (in qualsiasi epoca, persino nella preistoria, c'è un vecchio che afferma che ai suoi tempi si viveva meglio). I toni trasognati da favola e le gag surreali (vedi l'orchestra sinfonica che, anziché i normali strumenti, utilizza tutte le fonti di rumore moderno che tanto tormentano il nostro eroe: motori a scoppio, martelli pneumatici, trombette...) donano al film un bel ritmo svagato. Le donne protagoniste dei sogni di Claudio, ciascuna delle quali ha un contraltare nella sua grigia realtà, sono Martine Carol (la dama di inizio secolo, in realtà la madre di una ragazzina cui dà lezioni di piano), Gina Lollobrigida (l'odalisca algerina, in realtà la cassiera di un bar) e Magali Vendeuil (la ragazza della Rivoluzione Francese, in realtà la figlia del garagista che abita sotto di lui). Parimenti, tutti i suoi amici (fra cui Raymond Bussières e Jean Parédès) e i personaggi del mondo reale si ritrovano, trasfigurati, nel poutpurrì di sogni che, a un certo punto, si incrociano mescolandosi con vari anacronismi. Paolo Stoppa è il direttore dell'Opéra di Parigi (nel sogno) che si esprime sempre cantando.

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