7 luglio 2018

Sabrina (Billy Wilder, 1954)

Sabrina (id.)
di Billy Wilder – USA 1954
con Audrey Hepburn, Humphrey Bogart
***

Rivisto in DVD.

Un classico della commedia romantica, che ha cementato l'astro di Audrey Hepburn subito dopo "Vacanze romane". Sabrina Fairchild è l'umile figlia dell'autista della ricca famiglia Larrabee, del cui giovane rampollo David (William Holden) è da sempre innamorata. Ma questi, playboy impenitente e distratto dalle dame dell'alta società, non la degna di uno sguardo. E perciò, dopo un maldestro tentativo di suicidio, la ragazza preferisce cambiare aria, trasferendosi per due anni a Parigi per seguire un corso di cucina. Ne tornerà trasformata, più elegante e sofisticata: a questo punto David non potrà non notarla, suscitando la preoccupazione del resto della famiglia e in particolare del fratello maggiore Linus (Humphrey Bogart) – Larry nel doppiaggio italiano – che puntava sul matrimonio di David con una ricca ereditiera per concludere un affare da milioni di dollari. Per "distrarre" Sabrina e spingerla a dimenticare David, lo stesso Linus comincia così a corteggiarla a sua volta: e prima che se ne rendano conto, i due si scopriranno innamorati... Un cast perfetto (anche nei comprimari: Walter Hampden è il padre di Linus e David, John Williams quello di Sabrina, Martha Hyer la promessa sposa di David), la regia elegante di Wilder, la fotografia d'atmosfera di Charles Lang, una sceneggiatura (da una commedia teatrale di Samuel A. Taylor) che fonde magistralmente momenti drammatici, comici, sentimentali e di analisi sociale, una colonna sonora in cui ricorrono le canzoni "Isn't it romantic?" (da "Amami stanotte", già usata da Wilder in "Frutto proibito" e "Scandalo internazionale") e "La vie en rose", peraltro sfruttate in funzione diegetica, e tanto, tanto romanticismo. Illuminata dal volto e dalla figura minuta della Hepburn (splendida sia negli abiti "quotidiani" di Edith Head che in quelli d'alta moda di Hubert de Givenchy: il film vinse l'Oscar per i migliori costumi e ottenne in tutto sei nomination), Sabrina passa dalla cotta adolescenziale per lo scapestrato David a quella, più matura e dunque più autentica, per Linus, un uomo più grande di lei e che all'inizio considerava "grigio e noioso", apparentemente interessato solo alla finanza e agli affari. Lo stesso Linus scoprirà un lato di sé stesso che fino ad allora ignorava. Bogart sostituì all'ultimo minuto Cary Grant, che si ritirò una settimana prima delle riprese. L'incipit (con la voce narrante della stessa Sabrina) dona alla pellicola una patina fiabesca (e infatti non è difficile riconoscervi le stigmate di "Cenerentola"). Un inutile remake nel 1995, con Julia Ormond e Harrison Ford. Curiosità: in una scena, Linus chiede alla sua segretaria di comprare dei biglietti per la commedia teatrale "The seven year itch", che sarà il soggetto del successivo film di Wilder, "Quando la moglie è in vacanza".

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