28 giugno 2018

La leggenda degli uomini straordinari (S. Norrington, 2003)

La leggenda degli uomini straordinari
(The League of Extraordinary Gentlemen)
di Stephen Norrington – USA/GB 2003
con Sean Connery, Shane West
*1/2

Rivisto in TV.

Un pallido adattamento del fumetto di Alan Moore "La lega degli straordinari gentlemen" (da notare le alterazioni nel titolo italiano: "leggenda" al posto di "lega", immagino per motivi politici, e "uomini" al posto di "gentlemen", tanto per banalizzare il tutto e perdere quella connotazione da Inghilterra vittoriana), di cui praticamente mantiene soltanto l'idea di base, ovvero far convivere nello stesso universo, e far collaborare fra di loro, svariati personaggi della letteratura fantastica e avventurosa di fine ottocento. L'esploratore Allan Quatermain (Sean Connery, alla sua ultima apparizione sullo schermo), il Capitano Nemo (Naseeruddin Shah), una Mina Harker "vampirizzata" (Peta Wilson), l'Uomo Invisibile (Tony Curran), Dorian Gray (Stuart Townsend) e il dottor Jekyll (Jason Flemyng), ai quali si unisce anche l'agente americano Tom Sawyer (Shane West), vengono incaricati da "M" (Richard Roxburgh), capo dei servizi segreti britannici, di sventare la minaccia del Fantasma (dell'Opera?), che sta per scatenare una guerra mondiale per arricchirsi con la corsa agli armamenti. Ma non tutto è come sembra, e diversi tradimenti sono in agguato... L'entusiasmo nel vedere tanti personaggi classici interagire tutti insieme scompare rapidamente, quando ci rendiamo conto che di loro c'è solo il nome, che la caratterizzazione è snaturata o superficiale, e che sono stati trasformati tutti in supereroi (Mister Hyde è una sorta di Hulk, Dorian Gray rigenera le proprie ferite, Mina è una Dracula al femminile, ecc.). E manca anche un vero feeling storico-ottocentesco, anche perché tutte le ambientazioni (Venezia compresa) sono ricostruite interamente in computer grafica. Rimangono solo scene d'azione confuse e una trama banalotta e piena di buchi logici. Rispetto al fumetto i toni e i riferimenti culturali sono stati abbassati e il roster dei personaggi è leggermente modificato (in particolare è stato introdotto Tom Sawyer per compiacere il pubblico americano). Il progetto di dare vita a una franchise cinematografica è fallito quasi subito. Curiosità: Nigel, l'amico di Quatermain che si spaccia per lui all'inizio, è interpretato dal David Hemmings di "Blow up".

2 commenti:

Babol ha detto...

L'avevo visto al cinema quando era uscito e mi era piaciuto molto ma riguardandolo ho provato imbarazzo. Ah, i bei tempi dell'innocenza!

Christian ha detto...

Io invece già al cinema mi resi conto di quanto fosse brutto! :)
Purtroppo nessuno dei film tratti dalle opere di Alan Moore è all'altezza dell'originale, ma questo penso che sia in assoluto il peggiore...