16 aprile 2018

L'asso di picche (Miloš Forman, 1964)

L'asso di picche (Cerny Petr)
di Miloš Forman – Cecoslovacchia 1964
con Ladislav Jakim, Pavla Martinkova
**1/2

Visto su YouTube, per ricordare Miloš Forman.

Il lungometraggio d'esordio di Forman mette in scena, fra timidezza e sfacciataggine, le prime esperienze di vita adulta del sedicenne Petr (Jakim). Assunto come sorvegliante in un supermercato per controllare che i clienti non rubino, il ragazzo fatica a soddisfare le esigenti aspettative di un padre (Jan Vostrcil) che proietta tutte le sue speranze su di lui. E nel frattempo deve destreggiarsi nei rapporti sociali, corteggiando in maniera goffa e senza successo la coetanea Paula (Martinkova) e stringendo amicizia con un ragazzo forse ancora più imbranato di lui, il muratore Cenda (Vladimír Pucholt). Forman dirige con un approccio leggero, quasi da commedia, come suggerisce anche il commento musicale (che richiama l'incipit dello "Schiaccianoci" di Tchaikovsky, senza mai andare però oltre le prime note). Fra tante scenette semi-comiche o comunque "sbarazzine" (Petr che segue per strada un cliente del negozio che sospetta di furto, o che spia le ragazze che si spogliano nei camerini), ne risulta un ritratto generazionale di giovani dalle idee confuse, lasciati a sé stessi nella scoperta del mondo da adulti incapaci di fornire le necessarie indicazioni (i genitori o i datori di lavoro sono buoni solo a rimproverare o a fare retoriche ramanzine). Il gap fra le generazioni – tema che Forman continuerà ad esplorare nei film successivi – è mostrato sotto ogni punto di vista, dalla musica all'approccio con il sesso. Il titolo originale ("Petr il nero") è il nome di un gioco di carte, corrispondente al nostro "Uomo nero".

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