23 febbraio 2018

Il delitto di Giovanni Episcopo (A. Lattuada, 1947)

Il delitto di Giovanni Episcopo
di Alberto Lattuada – Italia 1947
con Aldo Fabrizi, Yvonne Sanson
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Visto in divx.

A cavallo fra la fine dell'ottocento e l'inizio del novecento, l'umile ragioniere e archivista di stato Giovanni Episcopo (Aldo Fabrizi) si lascia circuire dallo spregiudicato avventuriero Giulio Wanzer (Roldano Lupi), truffatore sfrontato e prepotente, che si finge suo amico, lo introduce alla "bella vita" e lo sfrutta economicamente. Quando Wanzer, per sfuggire alla giustizia, è costretto a trasferirsi in Argentina, a Giovanni rimane se non altro Ginevra (Yvonne Sanson), la ragazza che lui gli aveva fatto conoscere. I due si sposano, ma il matrimonio è infelice, visto che Ginevra non si accontenta certo della misera vita da impiegato del marito. Ne nasce comunque un bambino, Ciro (Amedeo Fabrizi, figlio di Aldo anche nella vita reale): e sarà per proteggere lui e la sua famiglia che il timido Giovanni non esiterà a uccidere Wanzer, tornato dopo sette anni in Italia con l'intenzione di riprendersi Ginevra... Da un romanzo "in stile russo" di Gabriele D'Annunzio (sceneggiato da Lattuada insieme allo stesso Fabrizi, a Suso D'Amico e a un giovane Federico Fellini, alla sua prima collaborazione con il regista), un misto fra melodramma e storia d'appendice, reso appena un po' più interessante dagli interpreti e da un contesto non ancora del tutto neorealistico ma che ne sfrutta diverse caratteristiche (ambientazione povera, scenari, bambini). In ogni caso Lattuada dimostra di trovarsi a suo agio come "cantore degli umili". L'intera vicenda è raccontata in flashback e in soggettiva dal protagonista, come se si trattasse della sua confessione. Fra i comprimari si riconosce un giovane Alberto Sordi (con i baffi), ma fra le comparse ci sono anche Silvana Mangano (una delle ballerine) e Gina Lollobrigida (una delle invitate alla festa), entrambe ancora sconosciute e praticamente agli esordi.

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