24 luglio 2017

The young Victoria (Jean-Marc Vallée, 2009)

The young Victoria (id.)
di Jean-Marc Vallée – GB/USA 2009
con Emily Blunt, Rupert Friend
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Visto in TV, con Sabrina.

Prodotto da Graham King e Martin Scorsese, e diretto dal canadese Jean-Marc Vallée (ai tempi reduce dal successo di "C.R.A.Z.Y." e al primo film fuori dal suo paese), questo biopic racconta gli anni giovanili della regina Vittoria (Emily Blunt), dal 1836, quando – ancora sedicenne – incontrò per la prima volta il futuro marito, il principe Albert (Rupert Friend), passando per l'incoronazione (nel 1837), il matrimonio e la nascita della prima figlia (1840). Attorno a lei, dapprima in quando erede al trono e poi perché sovrana giovanissima e inesperta, si muovono parenti interessati (la madre e il suo "controllore", John Conroy), politici più o meno opportunisti (il primo ministro Lord Melbourne), sovrani stranieri (re Leopoldo del Belgio) e naturalmente corteggiatori (Albert in primis), e proprio l'aspetto della politica che si intreccia con le esigenze individuali, fra intrighi di corte, regole, riti, obblighi, imposizioni e relazioni familiari, è l'elemento più interessante del film (la sottotrama romantica, che ne è il filo conduttore, pur non essendo fortunatamente troppo melensa, è svolta in maniera pedissequa: buono comunque il ritratto che ne esce tanto di Vittoria, ostinata e sicura di sé, che di Albert, uomo di buon senso e di buon cuore). Il principale interesse dei cineasti, e in particolare dello sceneggiatore Julian Fellowes, sembra essere stato quello di restare fedele ai fatti storici (diversi episodi sono riportati esattamente come narrati dalle cronache del tempo o dagli stessi diari di Vittoria). Fra le poche imprecisioni (o concessioni alle esigenze drammatiche) ci sono il ferimento del principe Albert durante l'attentato alla giovane regina e l'età di Melbourne (che in realtà aveva quarant'anni più di Vittoria). Un film di cui è difficile parlare male (bene tutto: gli attori, la regia, la fotografia, la scenografia, i costumi – che vinsero l'Oscar – e la bellissima colonna sonora che si ispira a tanti brani classici, da Schubert a Dvořák), e che si lascia senza dubbio guardare con piacere, ma che scorre senza alcun guizzo artistico in grado di elevarlo al di sopra della semplice routine o, se vogliamo, di un documentario. Nel cast, fra gli altri, anche Paul Bettany (Melbourne), Miranda Richardson (la madre), Mark Strong (John Conroy) e Jim Broadbent (Guglielmo IV).

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