21 giugno 2017

Patty Cake$ (Geremy Jasper, 2017)

Patty Cake$
di Geremy Jasper – USA 2017
con Danielle Macdonald, Bridget Everett
**1/2

Visto al cinema Colosseo, con Sabrina, in originale con sottotitoli (rassegna di Cannes).

Patricia Dumbrowski (Danielle Macdonald), ragazza sovrappeso che lavora part-time in un bar di periferia nel New Jersey, ha un sogno segreto: quello di diventare una ricca e affermata superstar del rap, proprio come il suo idolo OZ (Sahr Ngaujah). Insieme all'amico indiano Jheri (Siddharth Dhananjay), e grazie alle basi musicali dell'outcast satanista Basterd (Mamoudou Athie) e alla complicità dell'amata nonna (Cathy Moriarty), metterà insieme una band e realizzerà un demo. Nonostante il suo talento, dovrà scontrarsi con la dura realtà: ma saprà conquistare l'autostima (al suo lamento "Non sarò mai qualcuno", la nonna le risponde: "Tu sei già qualcuno"), oltre a trovare il coraggio di esprimere sé stessa (anche passando dall'identità "aggressiva" di Killa P. a quella, più in pace con il mondo e le persone che la circondano, di Patty Cake$) e recuperare il rapporto con la madre Barb (Bridget Everett), che in gioventù aveva aspirato a un'analoga carriera di cantante. Su un canovaccio forse poco originale, fra losers e sogni di riscatto, un tipico film da Sundance Festival che ha le sue carte migliori in una protagonista ottimamente caratterizzata (interpretata con energia e passione dalla brillante Macdonald), che si barcamena in un ambiente fatto di irrisioni, frustrazioni, rapporti familiari più o meno solidi e lavori precari. Il regista e sceneggiatore, esordiente, è anche autore della musica e delle canzoni. Mitiche le scene in cui Patty e il suo gruppo (compresa la nonna sulla sedia a rotelle!) attraversano le "porte dell'inferno" per andare ad incidere i loro brani. Pur non amando il rap, i film che ho visto finora sull'argomento (penso anche a "8 mile") mi sono decisamente piaciuti.

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