26 luglio 2016

Star Trek Beyond (Justin Lin, 2016)

Star Trek Beyond (id.)
di Justin Lin – USA 2016
con Chris Pine, Zachary Quinto
**

Visto al cinema Uci Lissone, con Sabrina.

Dalla stazione stellare di Yorktown, dove ha fatto sosta nel corso della sua missione quinquiennale di esplorazione nello spazio, l'astronave Enterprise riceve una misteriosa richiesta di soccorso, proveniente da una nebulosa vicina. Naturalmente si tratta di una trappola: il responsabile è Krall (Idris Elba), bellicoso guerriero che sembra avere un conto in sospeso con la Federazione dei Pianeti e con la flotta stellare stessa... Al terzo film del reboot cinematografico di "Star Trek", forse per merito del cambio di nomi alla regia (Justin Lin, finora noto per le pellicole della serie action "Fast & Furious", al posto di J.J. Abrams, impegnato a rilanciare "Star Wars") e alla sceneggiatura (Simon Pegg e Doug Jung), si comincia a respirare un'aria simile a quella della serie classica. Ma se i temi, le atmosfere e le dinamiche fra i personaggi si distaccano finalmente dalle storture giovanilistiche dei primi due film, nel complesso la pellicola non mostra un sostanziale miglioramento qualitativo. La trama è poco convincente e con diverse forzature, il cattivo tutt'altro che memorabile, così come la nuova comprimaria (la guerriera aliena Jaylah, interpretata da Sofia Boutella). E l'eccesso di scene d'azione (spesso troppo lunghe e confuse, come in tutta la prima parte della pellicola) e di effetti speciali continua a soverchiare lo spettatore, senza lasciargli un attimo di tregua. I blockbuster hollywoodiani sono ormai così: spettacoli fracassoni che danno più l'idea di trovarsi sulle montagne russe o davanti a un videogioco che non in una sala cinematografica. Fra le cose positive, la coralità: tutti i membri principali dell'equipaggio dell'Enterprise hanno il loro spazio sotto i riflettori e il loro momento di gloria (mentre nei primi due film l'equilibrio era troppo sbilanciato verso Kirk e Spock). Ritroviamo così i battibecchi fra Spock e McCoy e le caratterizzazioni – per quanto basilari – dei vari Sulu (novità: è gay!), Chekov, Uhura e Scotty. Leonard Nimoy, lo Spock storico, morto prima dell'inizio delle riprese, è ricordato e omaggiato di frequente (a un certo punto viene anche mostrata una foto dell'equipaggio classico dell'Enterprise). Prima dell'uscita del film, in un incidente domestico, è venuto a mancare anche Anton Yelchin, il nuovo Chekov: chissà se il personaggio sparirà o se nelle pellicole seguenti ci sarà un altro attore.

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