12 luglio 2016

Le massaggiatrici (Lucio Fulci, 1962)

Le massaggiatrici
di Lucio Fulci – Italia/Francia 1962
con Sylva Koscina, Philippe Noiret
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Visto in TV.

Tre intraprendenti ragazze (Sylva Koscina, Valeria Fabrizi e Cristina Gaioni) aprono una "casa di massaggi" in un appartamento di Roma. Due imprenditori (Ernesto Calindri e Luigi Pavese) si servono delle loro grazie per firmare un lucroso contratto con il presidente (Louis Seigner) della "Casa per la protezione della giovane". Ma quando questi muore proprio mentre si trova in casa delle fanciulle, dovranno nasconderne il cadavere per evitare uno scandalo. Antesignano della commedia sexy e "scollacciata" all'italiana che furoreggierà nel decennio successivo, il film fa esplicito riferimento alla legge Merlin, da poco approvata e ancora al centro del dibattico sociale e politico, e non si fa scrupolo a prendere di mira l'ipocrisia e la "doppia morale" di parte della società e di una certa classe politica. Il sottotitolo della pellicola, "Pochade in un tempo... moderno", chiarisce bene il tono della narrazione: una comicità farsesca e sopra le righe, fra equivoci, doppi sensi, scambi di persona, cadaveri che scompaiono e riappaiono, situazioni pruriginose che regolarmente non portano mai a nulla. Nel complesso, un divertimento innocuo ma interessante come specchio dei tempi, e in ogni caso più spigliato dei tanti film che ne seguiranno. Franco Franchi e Ciccio Ingrassia hanno una parte piccola ma importante nel finale (i guardiani notturni). Philippe Noiret (che interpreta il viscido segretario del presidente), al suo primo film italiano, è doppiato da Elio Pandolfi. Musica del jazzista Nini Rosso.

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