14 marzo 2016

Anomalisa (C. Kaufman, D. Johnson, 2015)

Anomalisa (id.)
di Charlie Kaufman, Duke Johnson – USA 2015
animazione a passo uno
***

Visto al cinema Apollo.

Il guru aziendale Michael Stone, esperto nella gestione del servizio clienti, vola per lavoro a Cincinnati, dove dovrà tenere un discorso. Il ritorno nella città in cui dieci anni prima aveva vissuto con una vecchia fiamma, da lui abbandonata senza spiegazioni, amplifica la crisi psicologica che sta attraversando. Anche perché tutte le persone che gli stanno intorno – compresa la moglie e il figlio – sono da lui percepite con lo stesso volto e la stessa voce. Proprio per questo si innamora all'istante di Lisa, una ragazza conosciuta in albergo, l'unica che ha un viso diverso e soprattutto una voce differente: una vera e propria "anomalia"... Tratto da un lavoro teatrale dello stesso Kaufman (scritto con lo pseudonimo di Francis Fregoli), un originalissimo film sul tema dell'innamoramento o della sua illusione. A parte il protagonista (doppiato in originale da David Thewlis) e Lisa (Jennifer Jason Leigh), tutti gli altri personaggi hanno infatti lo stesso volto e la stessa voce (quella di Tom Noonan), ed è proprio l'unicità di lei a far scattare l'infatuazione di Michael. Tanto che al mattino dopo, quando l'innamoramento sta già attraversando una fase di regresso, la voce della donna comincia a mescolarsi con quella, standardizzata, di tutte le altre persone. Surreale e molto kaufmaniana anche la sequenza del sogno che vede Michael convocato dal direttore dell'albergo, il quale gli confessa apertamente che tutti gli esseri umani intorno a lui sono una sola persona, di lui innamorata: una sequenza che ricorda in parte "The Truman Show" e in parte "Essere John Malkovich" (scritto proprio da Kaufman). La scelta stessa di realizzare la pellicola in animazione a passo uno, ovvero con pupazzi e modellini, consente di "giocare" con i simboli e i significati del racconto, mostrando tutte le persone con la stessa faccia, ovviamente, ma anche raffigurando simbolicamente i volti – dei quali si intravedono i bordi – come delle "maschere" (a un certo punto, nel sogno, quella di Michael finisce anche per staccarsi). È inoltre insolito, per un film d'animazione (ma questo è decisamente per adulti), mostrare tutta la banalità del quotidiano (le funzioni corporali, il sesso, il mangiare, il bere, la nudità), accentuando così il senso di disagio e la crisi del protagonista. Da notare come la voce omologata si estenda anche alla musica che Michael ascolta (il duetto dei fiori della "Lakmé" di Delibes): anche per questo, quando Lisa intona "Girls Just Want To Have Fun" di Cyndi Lauper (anche in una versione tradotta in italiano!), la sua voce femminile scatena in Michael un'emozione irrefrenabile. Per Kaufman (coadiuvato da Duke Johnson, specialista di animazione in stop motion) è il secondo film da regista dopo "Synecdoche, New York".

2 commenti:

Jean Jacques ha detto...

Pellicola stranissima. Ho preferito di molto la Sineddoche, ma anche qui si vola alti.

Christian ha detto...

Io "Synecdoche" non l'ho ancora visto...! ^^'
Non sempre Kaufman mi convince ("Essere John Malkovich" mi ha più spiazzato che conquistato, mentre ho adorato "Se mi lasci ti cancello"), ma il questo caso il giudizio è più che positivo.