13 ottobre 2015

Master & Commander (Peter Weir, 2003)

Master & Commander - Sfida ai confini del mare
(Master and Commander: The Far Side of the World)
di Peter Weir – USA 2003
con Russell Crowe, Paul Bettany
***

Rivisto in TV.

Nel 1805, durante le guerre napoleoniche, il comandante della marina britannica Jack Aubrey (Crowe) viene incaricato di rintracciare la nave da guerra francese Acheron al largo delle coste del Brasile, per catturarla o affondarla. L'impresa si rivela difficile, visto che l'Acheron è più grande, veloce e potente della HMS Surprise di Aubry, oltre a sovrastarla anche tatticamente. Ma questi, con tenacia e ostinazione, la inseguirà oltre il Capo Horn e fino alle isole Galapagos... Dai romanzi marinareschi di Patrick O'Brian, un film epico e d'avventura su larga scala con cui Weir, per la prima volta, fa ricorso agli effetti digitali, peraltro perfettamente fusi con le riprese dal vivo. Il tema, come spesso avviene nelle opere del regista australiano, è quello del rapporto fra l'uomo e l'ambiente che lo circonda: più che contro i nemici, in fondo, la battaglia di Aubry è con sé stesso e il mondo di cui fa parte. L'ampio respiro della vicenda, i personaggi mirabilmente caratterizzati, l'eccellente ricostruzione storica, le immagini suggestive, la riuscita fusione fra la trama principale e la coralità della storia, lo rendono un piacevolissimo kolossal d'autore. Pur incentrato su una rivalità fra due navi che rappresentano – anche così lontano dall'Europa – i due paesi in guerra ("Questa nave è l'Inghilterra", grida Aubry al suo equipaggio per incitarlo a combattere), il punto di vista rimane sempre parziale: il regista non si allontana mai dalla nave inglese, mentre quella francese – prima dello scontro finale – compare solo fugacemente, come un fantasma nella nebbia, senza che se ne intraveda mai l'equipaggio o il comandante, alimentando in questo le superstizioni della ciurma che la paragonano a una creatura infernale. A proposito di superstizioni: la sequenza in cui i marinai accusano il giovane ufficiale Hollom (Lee Ingleby) di essere un "Giona", spingendolo al suicidio, è decisamente tipica del cinema di Weir, fra le cui tematiche figura da sempre la scoperta del mondo da parte di ragazzi e adolescenti (a volte con gravi conseguenze). Al fianco di Aubry, tenace navigatore cresciuto nel culto di Nelson, c'è l'inseparabile Stephen Maturin (Bettany), medico di bordo al quale è legato da un'amicizia fraterna non scalfita dai frequenti battibecchi (che ricordano quelli fra il capitano Kirk e il dottor McCoy di "Star Trek") e cementata dal comune amore per la musica (i due suonano rispettivamente violino e violoncello: nel film si ascoltano brani di Bach, Mozart, Corelli e Boccherini). Maturin, che è anche un esperto naturalista, nel passaggio per le Galapagos rimane affascinato dalle insolite specie animali dell'arcipelago ed è sul punto di anticipare le intuizioni di Charles Darwin, ma è continuamente distratto in ciò dalle ragioni della guerra. Curiosità: proprio Bettany interpreterà Darwin in un film del 2009, "Creation". La coralità, cui accennavo, è garantita dal resto della ciurma, che comprende marinai esperti e giovani ufficiali, fra cui anche bambini come il piccolo Blakeney (Max Pirkis), che nonostante perda un braccio si rivela un ottimo aiutante tanto per Aubry (che gli affida addirittura il comando della nave, temporaneamente, durante un abbordaggio) quanto per Maturin (dal quale assorbe l'interesse per le scienze naturali). Nel cast anche Billy Boyd (il timoniere Bonden), James D'Arcy (il secondo in comando), Chris Larkin, Edward Woodall e Max Benitz. Finale con sberleffo, come per lasciare aperta l'avventura a una continuazione, potenzialmente infinita. Ma le voci di un possibile sequel non hanno mai avuto riscontro.

4 commenti:

James Ford ha detto...

Solidissimo film d'avventura che ho sempre amato.
Ben diretto e capace di unire azione e riflessione.
Concordo in pieno.

Christian ha detto...

Peter Weir è una garanzia! ^^

cecilia ha detto...

Bel film, ottimamente recitato! Adoravo il personaggio di Bettany...

Christian ha detto...

Il medico è un bel personaggio, che esce fuori alla distanza. All'inizio sembra uno dei tanti comprimari che ruotano attorno al capitano (come il secondo, il timoniere, gli allievi ufficiali, ecc.), Invece, man mano che il film procede, ci rendiamo conto che è un vero e proprio co-protagonista!