15 ottobre 2015

John Rambo (Sylvester Stallone, 2008)

John Rambo (Rambo)
di Sylvester Stallone – USA/Germania 2008
con Sylvester Stallone, Julie Benz
**

Visto in TV.

Il quarto film della saga di Rambo giunge a vent'anni di distanza dal precedente. Dopo Rocky, rivisitato nel 2006, Stallone ha scelto infatti di riprendere anche il secondo dei due personaggi che gli avevano dato la fama di eroe d'azione negli anni ottanta: e lo fa senza tradirne lo spirito, e anzi approfondendo il personaggio più di quanto non provassero a fare i capitoli due e tre (il primo rimane una cosa a parte). Scopriamo subito che in questi vent'anni l'ex guerrigliero è rimasto in Thailandia, dove si guadagna da vivere catturando e vendendo serpenti velenosi (!). Quando un gruppo di missionari americani lo assolda affinché li conduca con la sua barca fino in Birmania (dove intendono portare medicine e la parola di Dio ai poveri contadini), il vecchio John si ritrova in mezzo all'azione: il gruppo viene infatti catturato dai soldati dell'esercito birmano, e toccherà a lui – insieme a un pugno di mercenari assoldati per l'occasione – liberarli e portarli in salvo. Se all'inizio il personaggio appare (giustamente) stanco, disilluso e anche un po' bolso e sovrappeso, per il resto nella franchise nulla sembra cambiato: una trama che più lineare non si può, cattivi cattivissimi (la parte tocca stavolta alla giunta militare che governa la Birmania, i cui soldati sono mostrati mentre assaltano e compiono nefandezze ai danni dei contadini cristiani, uccidendo gli uomini, stuprando le donne e rapendo i bambini per farne dei soldati a loro volta), sparatorie e tattiche di guerriglia, violenza e centinaia di morti, il tutto recitato e girato in stile anni ottanta (ed è un pregio). Di fronte all'idealista e pacifista Sarah, che ritiene che le cose possano cambiare facilmente, o ai mercenari ingaggiati, che al contrario ragionano in termini troppo pragmatici, Rambo esprime la sua filosofia, riassumibile nella frase più memorabile del film: "Vivere per niente o morire per qualcosa, scegliete voi". Nel gruppo dei comprimari spiccano l'inglese arrogante e razzista (Graham McTavish) e il giovane marine School Boy (Matthew Marsden): ma naturalmente Rambo funziona meglio quando agisce da solo, come nell'attacco alla chiatta dei pirati o nella fuga dopo l'assalto al campo. I mercenari inizialmente lo guardano dall'alto in basso, ritenendolo troppo vecchio o addirittura un semplice barcaiolo: ma si dovranno ricredere. Nel finale, vediamo John che dopo tanto tempo torna finalmente in patria, nella fattoria di famiglia: una sorta di (meritato) lieto fine per il personaggio, anche se Sly ha dichiarato che – a differenza di Rocky, su cui ha posto ormai la parola fine – immagina altre possibili avventure per lui.

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