22 settembre 2015

The danish girl (Tom Hooper, 2015)

The danish girl (id.)
di Tom Hooper – USA 2015
con Eddie Redmayne, Alicia Vikander
**

Visto al cinema Arcobaleno, con Sabrina, Daniela e Alessandro, in originale con sottotitoli (rassegna di Venezia).

Dall'omonimo bestseller di David Ebershoff, una versione romanzata della vera storia di Lili Elbe, nata come Einar Wegener, che nel 1930 fu uno dei primi pazienti a sottoporsi a un intervento chirurgico per cambiare sesso. Mettendo al centro dell'obiettivo il suo rapporto con la moglie, che rimarrà sempre al suo fianco, la pellicola segue la vita della coppia di pittori danesi Einar e Gerda Wegener (lui paesaggista, lei ritrattista), scossa quando l'uomo comincia a vestirsi da donna e ad impersonare – anche in pubblico – la propria "cugina" Lili, con il sostegno e la complicità di Gerda: la quale, fra l'altro, si afferma come pittrice proprio grazie a una serie di ritratti che raffigurano Lili. Quello che era cominciato come un gioco assume però via via sfumature sempre più complesse e drammatiche. Anche perché la crescente inquietudine di Einar, quando scopre di essere una donna nel corpo di un uomo, non troverà appoggio o conforto nella scienza medica, con fior di specialisti a bollare rapidamente l'artista, a seconda dei casi, come pervertito, schizofrenico o semplicemente omosessuale. Tutto cambierà con l'incontro con un luminare tedesco che sperimenterà su di lui quell'incredibile intervento mai provato prima. Hooper, il regista de "Il discorso del re", dirige con il suo stile fin troppo controllato e calligrafico: se non fosse per la potenza emotiva dei contenuti, per la sfaccettatura psicologica e per l'interpretazione dei protagonisti (con la svedese Alicia Vikander, a tratti, persino più intensa di Redmayne), il film farebbe fatica a decollare per quanto è freddo e ingessato nella sua ricerca di una perfezione formale comunque raggiunta (vedi la fotografia, che riproduce idealmente i gelidi paesaggi danesi). Matthias Schoenaerts è Hans Axgil, amico d'infanzia di Einar/Lili e suo primo amore. Nel cast anche Amber Heard, Sebastian Koch e Ben Whishaw.

3 commenti:

Marco C. ha detto...

Assolutamente d'accordo quando dici: "con la svedese Alicia Vikander, a tratti, persino più intensa di Redmayne". Non sono mai stato emotivamente coinvolto per tutta la durata del film. Descrittivo e ingessato, praticamente un quadretto di interni privo della potenza di Polanski. Stranamente allo spettatore rimane più impressa la figura di Gerda. Quali sarebbero le motivazioni che la spingono ad appoggiare la scelta del marito? Avrei apprezzato lo sviluppo di questo aspetto: interesse personale perché il marito le faceva con successo da modella, gioco morboso tra i due, oppure un semplice errore? Inoltre, sapeva già dell'omosessualità repressa? Resta la curiosità circa quanto avrebbe potuto fare Almodóvar.

Christian ha detto...

Assolutamente, la moglie si rivela un personaggio interessante anche più del/la protagonista. Perché resta al suo fianco e ne appoggia la scelta di cambiare sesso? Credo (e spero) semplicemente per amore!
La Vikander è stata una vera rivelazione, lo stesso anno l'abbiamo poi vista in "Ex machina", ma purtroppo sta facendo alcune scelte bizzarre nella sua carriera, basti pensare che interpreterà Lara Croft nel nuovo "Tomb Raider"...

Marco C. ha detto...

"...interpreterà Lara Croft nel nuovo Tomb Raider". Rischia di entrare in un circuito da cui poi difficilmente avrà la forza di uscire. La convenienza economica e la facilità di interpretazione sono un incentivo a restare in prodotti commerciali. E' il caso di Fassbender. Anche se ultimamente noto che F. sta trovando tempo anche per pellicole più ricercate. Dovrebbe uscire il 12 Ottobre con un thriller dal titolo "Snowman". Spero si ripigli, dopo l'ultimo immondo Alien!