11 novembre 2014

Memento (Christopher Nolan, 2000)

Memento (id.)
di Christopher Nolan – USA 2000
con Guy Pearce, Carrie-Anne Moss
***1/2

Rivisto in DVD, con Giovanni, Costanza, Paola, Marta, Esther, Beatrice, Daniela, Alessandro, Florian, Sabine, Sabrina.

A causa di un colpo alla testa che gli ha procurato un trauma al cervello, l'ex detective assicurativo Leonard Shelby (Pearce) ha perso la facoltà di immagazzinare nuove memorie. Ricorda tutto fino al momento dell'incidente, ma ogni informazione successiva svanisce dalla sua mente dopo cinque minuti, e questo gli rende difficile non soltanto vivere (deve continuamente annotarsi le cose più importanti, scattare fotografie delle persone che incontra, del motel dove alloggia o di dove ha parcheggiato la macchina) ma ancor più compiere la missione cui si è dedicato anima e corpo: trovare l'uomo responsabile del suo incidente, nonché l'assassino di sua moglie, e vendicarsi. Il film che ha lanciato la carriera di Nolan, tratto da un racconto scritto da suo fratello Jonathan, è un originalissimo thriller a "incastro": per mettere lo spettatore nei panni del protagonista, infatti, la storia è raccontata al contrario, ovvero in una serie di brevi sequenze montate cronologicamente a ritroso e non più lunghe di cinque minuti, in modo che anche il pubblico non sappia cosa è accaduto in precedenza e – proprio come Leonard – ignori come sia giunto in un certo luogo, se ha già conosciuto le persone che incontra, se queste gli siano amiche o meno. Il tema centrale della memoria – quando i ricordi ci tradiscono, ci si può affidare ai fatti? Come essere certi che anche questi non siano stati falsificati, manipolati o, più semplicemente, interpretati in maniera anomala? – è inizialmente lo spunto per un'insolita indagine poliziesca; ma presto si trasforma in un viaggio esistenziale, dimostrando come a volte perdersi nell'oblio (più o meno volutamente: si pensi ai tanti alcolizzati che bevono appunto "per dimenticare") o, al contrario, farvi fronte con la ragione e il "metodo" possa diventare a sua volta una ragione di vita. Tanti i colpi di scena, ottimamente serviti da una sceneggiatura cervellotica ma impeccabile (che alle sequenze a ritroso alterna spezzoni, girati in bianco e nero e stavolta nel corretto ordine cronologico, che mostrano Lenny in una stanza d'albergo parlare al telefono con qualcuno, raccontandogli la sua esperienza – quando lavorava alla ricerca di frodi assicurative – con un uomo che aveva a sua volta un disturbo della memoria) e da attori con la giusta dose di ambiguità (Carrie-Anne Moss nei panni di Natalie, Joe Pantoliano in quelli di Teddy). Memorabile (è la parola giusta!) la trovata dei tatuaggi, con cui il protagonista imprime sulla propria pelle, man mano che le trova, le informazioni sull'uomo che sta cercando, ricoprendo il proprio corpo di scritte e appunti. La prima scena, che mostra una Polaroid che si sviluppa (riprodotta però a ritroso), è una perfetta similitudine della memoria che svanisce. Nomination (strameritate) agli Oscar per la sceneggiatura e il montaggio. Nel cofanetto DVD è stata inserita anche una versione del film con montaggio "cronologico", inverso cioè a quello dell'edizione cinematografica: si guadagna in linearità ma ovviamente si perdono la suspense e tutte le sorprese.

Qui c'è una tabella che riassume la complessa struttura del film.

6 commenti:

Jean Jacques ha detto...

Per me il miglior film di Nolan, ex aequo con "The prestige".

James Ford ha detto...

Fu il mio primo film di Nolan.
Ancora oggi potentissimo.

Christian ha detto...

Jean Jacques: Sono d'accordo, anche per me sono i due suoi film migliori! ^^
(Il peggiore, invece, è "Insomnia", non a caso l'unico di cui non è sceneggiatore).

James Ford: E non è invecchiato per nulla (anche se sarebbe curioso vederne un'aggiornamento all'era degli smartphone e dei social network...)!

Fabio ha detto...

Mi accordo banalmente a chi dice che Memento e The Prestige sono i migliori film di Nolan.
Quando suggerisco questo film agli amici quelli credono che sia un virtuosismo di sceneggiatura fine a se stesso, ma come dice Christian è essenziale presentare le scene così per essere nella stessa posizione del protagonista.

Ismaele ha detto...

faccio la figura del cane in chiesa, forse, ma a me "Memento" è sembrato un (gran) bel film d'esordio, superato poi da "The prestige" e "Il cavaliere oscuro".Ha qualcosa in comune con "Primer", entrambi hanno una struttura complessa, tanto che servono tabelle per decodificare.
"Memento" è molto freddo, geometrico, direi, sceneggiatura matematica, con una sua perfezione, non lo nego, ma gli altri due film che cito sono più per il pubblico, che infatti riempie le sale.
Nolan è un esempio felicissimo di cinema che fa incontrare pubblico e cinema alto, incassi e alt(issim)a qualità di scrittura.
In fondo non è una critica a "Memento", forse un ridimensionamento.

Christian ha detto...

In parte ti dò ragione, infatti anch'io ho usato la parola "cervellotico" nella recensione. Però "Memento" non è solo un freddo gioco intellettuale (come semmai mi è sembrato di più "Inception"): oltre alla soddisfazione di riuscire a mettere a posto tutti i pezzi della sceneggiatura, "Memento" smuove comunque lo spettatore anche a livello emotivo nei confronti della storia e dei personaggi. Tanto che proviamo una certa empatia per il protagonista, a tratti ci viene persino da metterci nei suoi panni (grazie proprio alla struttura del film, dunque non fine a sé stessa, come sottolinea Fabio nel commento precedente).

Insomma, se devo fare un esempio di film di Nolan che coniuga nel miglior modo l'aspetto intellettuale con quello emotivo (cosa che ha cercato di fare anche in "Interstellar"), forse citerei proprio "Memento"! ^^

Comunque siamo d'accordo sull'alto livello del cinema di Nolan (io personalmente preferisco i film "liberi" a quelli su Batman), uno dei migliori talenti degli anni 2000.

ps: "Primer" non l'ho visto (ancora).