13 novembre 2014

Cutie Honey (Hideaki Anno, 2004)

Cutie Honey (id.)
di Hideaki Anno – Giappone 2004
con Eriko Sato, Mikako Ichikawa
**

Rivisto in divx, in originale con sottotitoli.

Dal manga di Go Nagai, un film in live action comico e scatenato, diretto dal regista di "Evangelion", che esaspera all'ennesima potenza l'estetica da fumetto (o meglio, in questo caso, da anime) e, non prendendosi assolutamente sul serio, si tuffa a pieni polmoni in un mondo irreale fatto di combattimenti fra incredibili creature, magiche trasformazioni, personaggi stupidi, trame implausibili e siparietti infantili o comico-erotici (prima e dopo ogni trasformazione, Honey si ritrova sempre in biancheria intima). Per una volta Anno mette da parte le riflessioni esistenziali e i toni pessimisti che scorrono spesso sotterranei nelle altre sue opere (siamo lontano anni luce dal suo lungometraggio d'esordio, "Love & Pop") e sforna un film da incasellare nella categoria dei guilty pleasure: se non fosse per la presenza di attori in carne ed ossa, sembrerebbe davvero di guardare un cartone animato degli anni '60 o '70, colmo com'è di colori forti, inquadrature ardite e prospettive improbabili. D'altronde, realizzare un film "serio" sul personaggio nagaiano sarebbe stato un grave errore: Anno ne alleggerisce ulteriormente i toni (spingendo più sulla comicità ingenua o demenziale e meno sulla violenza) ma ne mantiene fedelmente molti elementi (le origini sono raccontate ma non mostrate). Honey (Eriko Sato) è la figlia di uno scienziato che questi, dopo un incidente stradale, ha riportato in vita trasformandola in un androide in grado di cambiare aspetto a proprio piacere. Nei panni di Cutie Honey, la "guerriera dell'amore", e con l'aiuto della poliziotta Natsuko (Mikako Ichikawa) e del giornalista/agente segreto Seiji (Jun Murakami), la ragazza affronta i variopinti membri di Panther Claw, un'organizzazione segreta guidata da una creatura soprannaturale e dalla vita eterna, Sister Jill. Fra i molti momenti eccentrici della pellicola, da ricordare la canzone di Black Claw, uno dei quattro sottoposti di Jill, prima dello scontro con Honey (durante il quale i suoi sgherri suonano al violino "Eine kleine Nachtmusik"). Difficile valutare la prova degli interpreti: sembra pessima, ma con ogni probabilità si sono adeguati allo stile kitsch richiesto dal film. Anche gli effetti speciali sono volutamente grezzi, per dare ai combattimenti un'aura da tokusatsu (i serial in costume tipo "Ultraman" o "Power Rangers"). Apprezzabili i titoli di testa in animazione, che ripropongono il tema della classica sigla d'apertura del cartone animato (la cover è interpretata dalla cantante Kumi Koda). Cameo di Go Nagai stesso nella scena in cui Honey, cadendo di sedere, gli incrina il parabrezza dell'auto.

2 commenti:

Babol ha detto...

Oddio, devo vederlo! Più che altro per testimoniare la capacità "Anniana" di girare qualcosa che non sia un triste pippone come Evangelion!

Christian ha detto...

Questo è tutto tranne che un "triste pippone"! ^___^