31 ottobre 2014

Guardiani della galassia (James Gunn, 2014)

Guardiani della galassia (Guardians of the Galaxy)
di James Gunn – USA 2014
con Chris Pratt, Zoë Saldaña
**1/2

Visto al cinema Uci Bicocca.

Sull'onda del successo dei film sui supereroi "classici", la Marvel ha cominciato a sfornare pellicole anche su personaggi minori del vasto universo della "Casa delle idee". E i risultati non sembrano darle torto, visto il grande riscontro di pubblico, e pure di critica, per un lungometraggio che diverte e intrattiene con il suo mix di azione e ironia. I protagonisti sono un gruppo di criminali di varie razze aliene, uniti dal caso e dal destino, che si trasformano in eroi quando si ritrovano a salvare la galassia dalla minaccia di Ronan l'Accusatore (Lee Pace), terrorista Kree che mira a distruggere il pianeta civilizzato di Xandor, capitale dell'impero Nova. Il gruppo è formato dal terrestre Peter Quill, alias Star-Lord (Chris Pratt), prelevato dal suo pianeta quando aveva solo otto anni; dall'assassina Gamora (Zoe Saldaña), figlia adottiva del malvagio tiranno galattico Thanos; dai cacciatori di taglie Rocket Raccoon (un procione geneticamente modificato!) e Groot (un albero senziente); e dal massiccio Drax il Distruttore (David Bautista), la cui famiglia è stata sterminata da Ronan. Debordante, fracassone, senza un attimo di tregua (e non oso immaginare come sarebbe stato a guardarlo in 3D!), ma condito da un robusto filo di ironia e di understatement (i personaggi sono tutt'altro che eroi senza macchia: anzi, sono pieni di difetti e con caratteri improbabili, il che dà ancora più valore alla loro amicizia), il film è una cavalcata ininterrotta fra ambientazioni in CGI, battaglie spaziali, minacce aliene, citazioni varie dall'universo Marvel (il suddetto Thanos, le gemme dell'infinito, il Collezionista) e il lato più surreale e grottesco del suddetto (per intenderci, siamo più dalle parti di Howard il Papero – che infatti fa capolino nel controfinale dopo i titoli di coda – che non della solennità di un Silver Surfer o della tragicità di un Adam Warlock). Nei fumetti i Guardiani della Galassia avevano debuttato addirittura nel lontano 1969, ma l'incarnazione portata sullo schermo è quella nata nel 2008 per mano degli scrittori Dan Abnett e Andy Lanning, che pure hanno radunato characters che già da tempo bazzicavano le testate Marvel, in particolare quelle di ambientazione cosmica (non a caso la maggior parte dei personaggi – come Gamora, Drax e Thanos – è stata creata da autori come Jim Starlin). Del gruppo originario sopravvive sullo schermo soltanto Yondu, qui nei panni del brigante che fa da mentore/rivale a Star-Lord. La produzione Disney garantisce un divertimento adatto a tutte le età. Grandiosa la scelta della colonna sonora di affidarsi a hit degli anni settanta/ottanta (i brani che Peter ha portato con sé, su un'audiocassetta, quando è stato prelevato dalla Terra: robe come "Moonage daydream" di David Bowie, "I want you back" dei Jackson 5 o "Ain't No Mountain High Enough" di Marvin Gaye e Tammi Terrell). Oltre al cameo del solito Stan Lee (nei panni di uno xandariano), da segnalare la presenza di Benicio Del Toro (il Collezionista, già apparso in "Thor 2"), Glenn Close (Nova Prime) e John C. Reilly (Rhomann Dey, agente dei Nova Corps). Il cast è completato da Karen Gillan (Nebula, la figlia di Thanos), Michael Rooker (Yondu) e Djimon Hounsou (Korath, lo sgherro di Ronan). In originale, Vin Diesel e Bradley Cooper danno la voce rispettivamente a Groot e Rocket (personaggi completamente digitali).

1 commento:

Unknown ha detto...

"Noi siamo Groot!"