16 giugno 2014

Thermae Romae II (Hideki Takeuchi, 2014)

Thermae Romae II
di Hideki Takeuchi – Giappone 2014
con Hiroshi Abe, Aya Ueto
**1/2

Visto al cinema Arcobaleno, in originale con sottotitoli
(rassegna di Cannes).

Tornano l'architetto romano Lucius e i suoi bizzarri viaggi nel tempo fino al Giappone moderno, per "carpire" i segreti delle terme nipponiche e riproporli nell'Antica Roma. Se possibile, questo secondo lungometraggio tratto dal manga di Mari Yamazaki (che stavolta si identifica in tutto e per tutto nella coprotagonista femminile, Mami) è ancora più kitsch e divertente del primo capitolo, del quale ripropone temi, soggetto, stile e ambientazione. Dopo aver realizzato terme per i gladiatori del Colosseo (ispirandosi a quelle per i lottatori di sumo) e per i bambini (copiando i moderni "acquapark"), per difendere il sogno di pace dell'imperatore Adriano dagli intrighi del Senato Lucius dovrà creare un'utopica città termale senza precedenti, con tanto di "bagni misti". Gag a profusione, anacronismi (voluti), strizzatine d'occhio, il tutto condito con molta ironia, l'umorismo demenziale tipico dei manga e le arie d'opera di Puccini, Leoncavallo e Verdi (a proposito: l'improbabile cantante pavarottiano è qui protagonista a sua volta di una serie di sketch con tutta la sua famiglia!), più – tanto per far numero – brani di Smetana e di Dvořák. E nel finale si sfiora il metacinema (o il metafumetto?). Ancora ottimi, visto che si tratta di un film giapponese (che si solito non brillano per budget) scenografie, effetti e ricostruzione storica: ma quando i personaggi parlano in latino, è meglio tapparsi le orecchie o, magari, riderci sopra!

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