26 giugno 2014

Edge of tomorrow (Doug Liman, 2014)

Edge of tomorrow - Senza domani (Edge of tomorrow)
di Doug Liman – USA/Australia 2014
con Tom Cruise, Emily Blunt
***

Visto al cinema Uci Bicocca.

Una razza di alieni, i Mimic, ha invaso la Terra e conquistato quasi tutta l'Europa, ma in cinque anni gli esseri umani si sono organizzati e sono ormai pronti a sferrare la controffensiva vincente. Il maggiore Cage, ex agente pubblicitario che cura le relazioni pubbliche dell'unione delle forze di difesa, si ritrova suo malgrado in mezzo alle truppe d'assalto che devono sbarcare in Normandia (!): ma la missione si rivela un massacro, visto che gli extraterrestri ne erano al corrente. Ucciso da un nemico, Cage si risveglia ventiquattr'ore prima e scopre di aver acquisito la capacità di rivivere sempre lo stesso giorno... E a furia di provarci e riprovarci, da imboscato qual era diventerà un vero soldato, aiutando l'eroina Rita a sconfiggere gli alieni. Fra "Ricomincio da capo" (il nome del personaggio femminile è addirittura lo stesso) e "Source code", una bizzarra versione action-militare-fantascientifica del "giorno della marmotta": il meccanismo del time loop, con la battaglia che si ripete dall'inizio ogni qualvolta il protagonista viene ucciso, lungi dall'essere noioso o ripetitivo, è perfettamente funzionale e integrato nella storia, consentendo anche un'evoluzione credibile del personaggio; e naturalmente non può non far venire in mente la dinamica di un videogioco, dove a ogni "game over" e a ogni successivo reset il giocatore mantiene la memoria e tutta l'esperienza dei tentativi precedenti; ma ricorda anche "Another one bites the dust", uno dei poteri del villain Yoshikage Kira nella quarta serie del manga "Le bizzarre avventure di JoJo". Il tutto è condito da una regia solida, da scene di battaglia sporche e confuse ma assai efficaci, e persino da un Tom Cruise che più invecchia più sembra migliorare (ormai è in grado di sfoggiare più di una sola espressione!). Buona anche l'alchimia con la soldatessa tamarra Emily Blunt (che dopo "Looper" torna a farsi coinvolgere da insoliti viaggi nel tempo). Fosse uscito una ventina d'anni fa, sarebbe già un classico della fantascienza bellica. Peccato solo per il finale, che confonde e non convince su più fronti. Il soggetto è tratto da una light novel giapponese, "All you need is kill" di Hiroshi Sazurazaka, il cui titolo originale è stato modificato perché a Hollywood non piace più mettere la parola "uccidere" nel nome di un film per il grande pubblico.

10 commenti:

James Ford ha detto...

Piaciuto molto anche a me.
E sono d'accordo: fosse uscito negli eighties, ora sarebbe un Classico.

Christian ha detto...

Infatti. E aggiungo che Tom Cruise si sta sorprendentemente rivelando come un baluardo di questa fantascienza solida e un po' vecchio stile (vedi anche "Oblivion").

Jean Jacques ha detto...

Divertente, adrenalinico e cazzaro come piace a me. E anche meno stupido di quel che sembra

Christian ha detto...

Sì, una piacevole sorpresa!

marco c. ha detto...

Con Oblivion, due ottimi lavori.

Christian ha detto...

Non sempre i blockbuster hollywoodiani estivi sono star vehicles privi di idee! ^^

Umberto ha detto...

In Giappone è uscito con il titolo "All you need is kill".

Christian ha detto...

Sì, hanno mantenuto il titolo del romanzo originale (che è appunto giapponese).

Ernesto ha detto...

Ciao, Christian!
Secondo me il titolo l'hanno cambiato solo perché l'originale era brutto. Il tipico titolo in "engrish" che i giapponesi inventano senza conoscere la grammatica o gli usi reali della lingua. È il titolo che una persona di lingua inglese non avrebbe mai ideato.
Ciao!
ERNESTO

Christian ha detto...

Ciao Ernesto... Sì, può essere! Il buffo è che talvolta questo tipo di titoli "sopravvive" all'adattamento (che ormai spesso consiste nel "non adattare") e rimane anche nelle versioni occidentali (soprattutto nel caso di manga e cartoni animati).