15 giugno 2014

Catch me daddy (Daniel Wolfe, 2014)

Catch me daddy
di Daniel Wolfe – GB 2014
con Sameena Jabeen Ahmed, Conor McCarron
*1/2

Visto al cinema Apollo, con Sabrina, in originale con sottotitoli (rassegna di Cannes).

Laila, ragazza di origini pakistane fuggita di casa, si nasconde con il suo ragazzo Aaron fra le colline e le squallide cittadine del centro-nord dell'Inghilterra. Alla sua ricerca c'è il fratello Zaheer, insieme a un gruppo di uomini inviati dal vendicativo padre. L'esordio cinematografico del regista di videoclip Daniel Wolfe (scritto insieme al fratello Matthew) è un film cupo e disperato, dalle atmosfere plumbee e dal ritmo lento e dilatato. Se la confezione è accettabile (buona soprattutto la fotografia notturna di Robbie Ryan, ricca di atmsofera) e il cast tutto sommato convince (su tutti spicca il mercenario cocainomane interpretato dal veterano Gary Lewis), il mix fra denuncia sociale e thriller on the road (con echi di "Voglio la testa di Garcia") non funziona del tutto per colpa di una sceneggiatura sfilacciata, che tiene lo spettatore sulle corde eccessivamente a lungo per poi non risolversi compiutamente. Proprio come i suoi personaggi, per lunghi tratti il film sembra non sapere dove sta andando. E le cose "non dette" della prima parte (quasi tutti i personaggi vengono introdotti con una certa ambiguità) non acquisiscono un particolare significato nella seconda. Più si va verso la conclusione della vicenda, più questa perde interesse: e non bastano la violenza e la mancanza di lieto fine ad aggiungere valore all'insieme.

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