10 marzo 2014

Il dottor Jekyll e Mr. Hyde (J. S. Robertson, 1920)

Il dottor Jekyll e Mr. Hyde (Dr. Jekyll and Mr. Hyde)
di John Stuart Robertson – USA 1920
con John Barrymore, Martha Mansfield
**1/2

Visto su YouTube.

Il dottor Jekyll, medico londinese filantropo e progressista, inventa una pozione che gli permette di trasformarsi nel mostruoso Mister Hyde, dandogli così la possibilità di sfogare i più bassi istinti senza compromettere – o almeno così crede – la propria anima. Trascura così la fidanzata "rispettabile" Millicent e si tuffa in vizi e depravazioni di ogni tipo (di cui ben poco, ovviamente, è mostrato sullo schermo). Ma portare alla luce il proprio lato oscuro si rivelerà una strada senza uscita. Primo lungometraggio (dopo i corti usciti tra il 1908 e il 1913) tratto dal celebre romanzo di Robert Louis Stevenson, il film si rifà – così come gran parte delle versioni precedenti e successive – al testo teatrale di Thomas Russell Sullivan (che, fra le altre cose, introduceva il personaggio della fidanzata) più che al racconto originale. Qui il personaggio di Sir George Carew (Brandon Hurst), padre di Millicent, è il "tentatore" che per primo porta Jekyll nei locali notturni e gli fa assaporare quella vita dissoluta che spingerà lo scienziato a "liberare" il proprio alter ego. In quello stesso 1920 uscirono altre due adattamenti cinematografici del racconto di Stevenson, entrambi con notevoli alterazioni al setting e ai nomi dei personaggi: quello di J. Charles Haydon, ambientato nella New York del ventesimo secolo, e quello tedesco di F. W. Murnau, "Der Januskopf" con Conrad Veidt, andato perduto. Nel 1931, naturalmente, arriverà la versione-capolavoro di Mamoulian con Fredric March. Tecnicamente impeccabile ma registicamente ordinario e privo di particolari effetti visivi (se si eccettua la scena dell'allucinazione con il ragno gigante ai piedi del letto), il film di Robertson brilla comunque per la fedeltà al materiale di partenza, per la generale coerenza dell'adattamento e per l'interpretazione di Barrymore nel doppio ruolo di Jekyll e Hyde. Anzi, è il responsabile dell'ormai classica iconografia di quest'ultimo: grosso e robusto (benché gobbo e deforme), con mantello, bombetta e capelli lunghi e scapigliati (si pensi anche al villain della Marvel). Nita Naldi è la conturbante danzatrice italiana che "tenta" Jekyll e cade poi vittima di Hyde.

2 commenti:

Babol ha detto...

Beh hai tirato fuori un pezzaccio!
Tra l'altro, dei mostri "classici" forse è l'unico che mi manca :)

Christian ha detto...

Questa non è male, e vale la visione perché è la miglior versione muta... Ma il vero capolavoro è la versione (sonora) del 1931 con Fredric March. Se non l'hai mai vista, comincia con quella! ^^