16 marzo 2014

Before midnight (Richard Linklater, 2013)

Before Midnight (id.)
di Richard Linklater – USA 2013
con Ethan Hawke, Julie Delpy
***1/2

Visto in divx, con Sabrina.

Nel 1995 ("Prima dell'alba") si erano incontrati a bordo di un treno e avevano trascorso la notte passeggiando per Vienna. Nove anni dopo ("Before sunset - Prima del tramonto") si erano ritrovati a Parigi, e lui aveva scelto di non prendere l'aereo di ritorno negli Stati Uniti per rimanere con lei. Ora, dopo altri nove anni, scopriamo che da allora Jesse e Céline vivono insieme, hanno avuto due figlie gemelle, e stanno trascorrendo l'estate in vacanza presso alcuni amici nel Peloponneso. Il terzo episodio di una delle saghe più originali del cinema ci mostra l'evoluzione del rapporto fra due personaggi che ormai conosciamo come se fossero nostri amici, e l'insorgere di una crisi che potrebbe comprometterne la felicità, anche se il finale suggerisce una riconciliazione (pur non rivelandone – proprio come i due film precedenti – gli sviluppi futuri). Anche stavolta quasi tutta la pellicola consiste in chiacchierate e discussioni (sull'arte, sull'amore eterno, sulla famiglia) che si dipanano magistralmente in piani sequenza o lunghe scene mentre Jesse e Céline camminano, guidano, siedono a tavola con gli amici o in una stanza d'albergo. Ma il punto di forza, nuovamente, è la naturalezza e la spontaneità con cui vengono descritti i personaggi e la loro relazione, senza forzature melodrammatiche o caratterizzazioni artificiali (la sceneggiatura è opera a sei mani del regista e dei due interpreti). La scelta di ambientare l'episodio in Grecia (un altro scenario europeo, dopo Vienna e Parigi) non risponde soltanto a fini estetici, turistici o culturali: è emblematico infatti che proprio in un paese che sta vivendo una profonda crisi economica (di cui peraltro poco o nulla si vede sullo schermo) si dipani una piccola crisi di coppia. La vera differenza con i capitoli precedenti, in effetti, è proprio questa: ormai Jesse e Céline sono una coppia stabile e, pur amandosi ancora, devono far fronte agli ostacoli e alle difficoltà che una convivenza pluriennale può provocare: le abitudini, la routine, gli impegni domestici, le esigenze personali... Sembra non esserci più spazio per l'idealismo romantico o la seduzione (anche se quando si è in vacanza tutto è possibile!), soprattutto se durante una lite ciascuno ha le proprie ragioni da difendere. Girato in soli 15 giorni, il film è umano, realistico, profondo e assolutamente all'altezza dei due predecessori. E fa desiderare di possedere davvero una macchina del tempo (come afferma, scherzosamente, Jesse) per andare avanti di altri nove anni e osservare le successive evoluzioni dei nostri due amici.

5 commenti:

James Ford ha detto...

Gran bel film e sceneggiatura pazzesca.
Il migiore della trilogia.

Christian ha detto...

Tutti e tre sono film d'alto livello, ma anche a me questo è sembrato avere una marcia in più per come inserisce il tema della crisi in quello dell'amore eterno. La sceneggiatura è eccezionale, scorre così "naturale" che sembra improvvisata sul momento, e invece c'è dietro un grande lavoro di costruzione e di scrittura.

Dantès ha detto...

fra i tre non saprei scegliere, ma forse è vero che "tecnicamente" la saga migliora capitolo dopo capitolo

Marisa ha detto...

Sì, forse migliora tecnicamente, però la magia e la poesia del primo incontro restano nell'anima...

Christian ha detto...

Il primo è di certo il più "romantico", anche perché i protagonisti sono giovani e al loro primo incontro. Questo è meno idealistico e più concreto, ma il bello è proprio questo: ogni film è un tassello diverso (ma ugualmente importante) nella storia di una relazione.