6 dicembre 2013

Fase 4: distruzione Terra (Saul Bass, 1974)

Fase 4: distruzione Terra (Phase IV)
di Saul Bass – USA/GB 1974
con Michael Murphy, Nigel Davenport
**1/2

Visto in divx.

Incuriosito dall'anomalo comportamento delle formiche in una regione desertica dell'Arizona (dove specie diverse di insetti, di solito antagoniste fra loro, si alleano e combattono insieme i loro naturali predatori, oltre ad erigere misteriose "torri" di sabbia), un ambizioso biologo (Davenport) si stabilisce sul posto per studiare il fenomeno, coadiuvato da un tecnico (Murphy) specializzato nel decifrare il linguaggio animale. Insieme assistono all'escalation di quella che è una vera e propria "guerra" delle formiche contro gli esseri umani, divisa in "fasi" (la pellicola mostra le prime tre fasi: il titolo lascia intendere che la fase successiva comporterà la conquista o addirittura la distruzione dell'intero pianeta). Tratto da una sceneggiatura originale di Mayo Simon (poi trasposta in un romanzo da Barry Malzberg), l'unico lungometraggio mai diretto da Saul Bass (più celebre come title designer che come regista, avendo curato le sequenze iniziali di tanti celebri film, in particolare per Otto Preminger e Alfred Hitchcock) è un thriller di fantascienza davvero insolito, con pochissimi personaggi (essenzialmente tre: oltre ai due scienziati c'è la ragazza interpretata da Lynne Frederick), dai toni inquietanti e catastrofici, sul tema della natura che si ribella all'uomo. Numerose le sequenze che vedono gli insetti come protagonisti (il film si apre con sette-otto minuti in cui si vedono solo formiche!), grazie a riprese ravvicinate e girate con maestria dall'entomologo Ken Middleham. L'atmosfera claustrofobica e paranoica è rinforzata dal ritmo lento con cui evolve la vicenda (e con cui monta la tensione), nonché dalle musiche spettrali ed elettroniche di Brian Gascoigne, David Vorhaus e Desmond Briscoe. Degna di nota la scena in cui i due protagonisti scoprono un "cerchio nel grano" realizzato dalle formiche super-intelligenti (in seguito proveranno a comunicare con loro utilizzando appunto forme geometriche): secondo alcuni esperti, proprio quella scena (che precede di due anni i primi avvistamenti di fenomeni simili) sarebbe stata la fonte di ispirazione per i burloni che disegnano strane forme nei campi. L'origine della mutazione delle formiche non è spiegata, ma si suggerisce che sia dovuta a qualche evento di natura "cosmica". Gran parte del film si svolge nel laboratorio isolato e computerizzato in cui i due scienziati si sono rinchiusi, assediati dalle colonie di insetti che li tengono sotto scacco dall'esterno. La conclusione giunge un po' improvvisa: i produttori avrebbero tagliato il finale "spettacolare e surreale", lungo quattro minuti, in cui Bass mostrava come sarebbe cambiata la vita sulla Terra una volta che le formiche avessero preso il sopravvento.

2 commenti:

Lakehurst ha detto...

Lo sto inseguendo da un pò, ma ancora non l'ho recuperato. Sulla carta sembr ainteressante sotto ogni punto di vista. Bella l'idea della locandina (credo voluta) che cita Bunuel/Dalì

Christian ha detto...

Curiosamente la locandina non è opera di Bass, che pure di locandine ne ha fatte tante per altri registi... Anch'io credo che citi Bunuel.