24 novembre 2013

Eva (Kike Maíllo, 2011)

Eva (id.)
di Kike Maíllo – Spagna 2011
con Daniel Brühl, Claudia Vega
**

Visto in divx, con Sabrina.

In un vicino futuro, la robotica è progredita a tal punto che gli uomini convivono ormai con robot di ogni forma e funzione. Ci sono persino automi antropomorfi, anche se la realizzazione di un'intelligenza artificiale del tutto simile a quella degli esseri umani è ancora di là da venire. Álex Garel, genio della cibernetica, fa ritorno dopo una decina d'anni al paese di montagna dove è cresciuto, dove vive tuttora suo fratello David, e dove ha studiato nell'università locale, che lo ha richiamato per portare a termine un delicato progetto: costruire un robot dotato della complessità emotiva di un vero bambino di dieci anni. Álex sceglie di prendere come modello Eva, figlia di David e di Lana, la donna con cui aveva avuto una relazione prima di fuggire dal paese. La ragazzina è vivace, carismatica e piena di sorprese, e Álex – che scopre di avere una notevole affinità con lei – comincia a sospettare che possa addirittura essere sua figlia: in un certo senso ha ragione, ma non come crede lui... Insolita pellicola di fantascienza "minimalista", dall'ambientazione quasi contemporanea e incentrata sui rapporti emotivi e umani prima che sugli effetti speciali. Se il tema della convivenza fra umani e robot e quello della consapevolezza della propria natura artificiale possono renderlo paragonabile per certi versi ad "A.I." e a "Blade runner", del tutto originale è l'ambientazione innevata e ai limiti del fiabesco (Eva che va in giro con la sua mantellina sembra quasi Cappuccetto Rosso). Peccato soltanto che la tensione non superi mai il livello di guardia e che la sceneggiatura non offra particolari guizzi. Maíllo è all'esordio come regista, mentre il veterano Lluís Homar è Max, il maggiordomo robotico. Da ricordare la frase con cui è possibile "resettare" qualsiasi robot: "Cosa vedi quando chiudi gli occhi?".

2 commenti:

James Ford ha detto...

Concordo in pieno.
Anche a me aveva lasciato piuttosto tiepidino.
Un'occasione sprecata.

Christian ha detto...

Mi aspettavo decisamente qualcosa di più, viste le premesse. Invece, alle buone idee non seguono sviluppi interessanti. Alla fine, la cosa migliore è quasi il paesaggio innevato...