21 ottobre 2013

Forgotten silver (Peter Jackson, 1995)

Forgotten silver (id.)
di Peter Jackson e Costa Botes – Nuova Zelanda 1995
con Peter Jackson, Costa Botes
***1/2

Rivisto in divx, in originale con sottotitoli, con Giovanni, Rachele, Eleonora, Paola, Costanza e Francesca.

Documentario su Colin McKenzie, misconosciuto pioniere del cinema neozelandese, di cui Peter Jackson ha ritrovato per caso un baule colmo di vecchie pellicole che ne rivelano l'arte eclettica e la perizia tecnica. Peccato che si tratti solo di... un'elaborata finzione, visto che tanto McKenzie quanto le sue incredibili imprese sono state inventate di sana pianta dall'ingegnoso Jackson e dal suo sodale Costa Botes, senza rivelarlo nemmeno nei titoli di coda (dove gli attori che impersonano Colin e gli altri personaggi nei filmati d'epoca fasulli non sono accreditati). Il film, realizzato in occasione del centenario del cinema, venne trasmesso in televisione nel 1995 senza alcuna indicazione che si trattava di una burla, scatenando l'entusiasmo degli spettatori e di tutti coloro che credevano di aver appena scoperto l'esistenza di un nuovo D.W. Griffith, e per di più neozelandese. La messinscena è corroborata da interviste ad "autorità" del calibro del produttore Harvey Weinstein, del critico Leonard Maltin e dell'attore Sam Neill, che si sono prestati al gioco, rilasciando dichiarazioni di sorpresa ed entusiasmo a favore di Colin McKenzie. Eppure gli indizi per capire che si trattava di un divertissement e non di un vero documentario sono dispensati a piene mani, fra anacronismi (Colin avrebbe ripreso un uomo che vola prima dei fratelli Wright, avrebbe anticipato il documento di denuncia con un caso simile a quello di Rodney King, ecc.), esagerazioni (l'incredibile McKenzie, dalla genialità e dall'inventiva pari a quelle di un Leonardo da Vinci mescolato con Edison e Méliès, avrebbe inventato il cinema sonoro, quello a colori, la candid camera, il lungometraggio, molto prima di chiunque altro; avrebbe costruito da solo un gigantesco set "biblico" nella foresta neozelandese; avrebbe ripreso persino la propria morte!), ironiche strizzatine d'occhio (l'addetta all'ambasciata russa si chiama Alexandra Nevsky) e tanti dettagli assurdamente inverosimili (il primo film sonoro della storia non ebbe successo perché era... in cinese!). Per rendere il tutto più credibile, Jackson e Botas hanno realizzato abilmente, scimmiottando gli stili dell'epoca, tutti i "film" di McKenzie, comprese le "comiche" di Stan the Man e naturalmente il kolossal biblico su "Salomè", il suo capolavoro perduto e mai distribuito. Ne risulta, in ogni caso, un magnifico atto d'amore verso il cinema e la sua storia, una delle pellicole più appassionanti fra tutte quelle che nel 1995 furono realizzate per rendere omaggio ai cento anni della settima arte. E comunque, l'operazione di Jackson e Botas ha numerosi precedenti illustri: senza voler scomodare i decadentisti francesi, uno dei casi più famosi fu quello di Ern Malley, poeta fittizio "inventato" nel 1943 (con tanto di biografia e corpus di opere) da una coppia di burloni australiani, ed elogiato su una rivista letteraria prima che venisse rivelato che non esisteva. Il titolo "Forgotten silver" fa riferimento al nitrato d'argento usato nelle pellicole cinematografiche.

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