15 settembre 2013

Venezia e Locarno 2013

Inizia domani la rassegna milanese dei film di Venezia (e di Locarno). Prevedo di guardare una ventina di pellicole, fra cui il Leone d'Oro ("Il sacro GRA" di Gianfranco Rosi), "The zero theorem" di Terry Gilliam e altri di cui si parla bene ("Locke" di Steven Knight, "Tom à la ferme" di Xavier Dolan, "Nemico di classe" di Rok Bicek, per dirne alcuni). Per incastrare le varie proiezioni dovrò rinunciare a qualcosina: su tutti, a "Gravity" di Alfonso Cuarón, che comunque verrà distribuito ufficialmente a breve. Purtroppo dal cartellone della rassegna mancano i film orientali che attendevo di più (quelli di Hayao Miyazaki, Kim Ki-duk e Tsai Ming-liang): se per il primo (e forse per il secondo) è ipotizzabile un'uscita in sala, temo che l'amato Tsai andrà recuperato in altri modi.

3 commenti:

ViS ha detto...

Nonostante l'assegnazione del Gran Premio della Giuria, per "Stray Dogs" la vedo durissima. A mio gusto personale lo considero un capolavoro, la summa di Ming-Liang, ma è anche vero che in molti, a Venezia, hanno abbandonato la sala. Come biasimarli d'altronde, i tempi sono dilatati all'inverosimile... film per pochi, ma di una potenza espressiva disarmante!

Stefano ha detto...

Concordo con quanto sopra...Stray Dogs (visto a Venezia) sarà l'ultimo film di Ming-Liang e per me rappresenta il superamento di tutto il suo cinema...un braccio di ferro con lo spettatore che svuota completamente, ma ne vale la pena. The Zero Theorem? Il solito film di Gilliam tutto confusione...
Buona visione!

Christian ha detto...

La fuga degli spettatori dalla sala non è una novità per Tsai Ming-Liang... ricordo ancora l'esodo in massa durante il primo tempo del (bellissimo) "Goodbye Dragon Inn"... D'altronde è vero che è un regista per pochi: peccato, basterebbe avere un minimo di pazienza per godersi film ricchissimi di intensità emotiva.

Come ho scritto, dubito anch'io che uscirà in sala da noi, visto che tutti gli ultimi suoi lavori non sono stati distribuiti, nemmeno "Visage" (e se per questo, nemmeno gli ultimi di Kitano, per dirne uno: ormai i distributori sembrano aver abbandonato il cinema d'autore orientale, tranne casi eccezionali).

Da Terry Gilliam non mi attendo molto (anche "Parnassus" mi aveva deluso), ma non posso certo non vederlo! ^^