6 giugno 2013

Nói Albínói (Dagur Kàri, 2003)

Nói Albínói (id.)
di Dagur Kàri – Islanda 2003
con Tómas Lemarquis, Thröstur Leo Gunnarsson
**1/2

Visto in TV, con Sabrina.

In una desolata cittadina islandese, sommersa dalla neve e dal ghiaccio, il giovane Nói conduce un'esistenza vacua e inquieta: vive con la nonna, frequenta saltuariamente il padre (un tassista alcolizzato), corteggia una ragazza da poco arrivata dalla capitale (figlia del locale libraio), marina la scuola, lavora al cimitero, e sogna ad occhi aperti di trasferirsi altrove, magari alle Hawaii. Uno dei pochi film islandesi ad aver conquistato una certa notorietà fuori dalla propria patria (e ad aver vinto diversi premi nei festival internazionali), è un insolito ritratto di un teenager outsider e isolato, che trascorre le sue giornate senza fare nulla, allergico allo studio e al lavoro (nonostante a tratti dimostri un'intelligenza e un intuito fuori dal comune), fuori posto in una società che al tempo stesso gli sta stretta (nel paesino remoto in cui vive, e in cui tutti si conoscono, non accade mai nulla) e larga (non ama la compagnia e si rifugia spesso nel suo nascondiglio segreto, una cantina sotto casa da cui accede attraverso una botola): insomma, quasi un alieno (vista anche la calvizie e la mancanza di sopracciglia: il titolo suggerisce che si tratti di un albino). La fotografia che estromette tutti i colori caldi e lascia soltanto quelli freddi (blu e verde) accentua ancora di più la gelida atmosfera della pellicola, che nonostante alcuni momenti ironici (il tentativo di rapina in banca) non raggiunge i picchi di stralunata surrealità dei film finlandesi, per esempio quelli di Aki Kaurismäki, ma è comunque efficace nel mettere in scena il microcosmo in cui sui muove il protagonista. Il finale (con l'immagine del visore stereoscopico che prende vita) sembra lasciar intendere che, dopo la tragedia che colpisce lui e il suo villaggio, Nói potrebbe finalmente cambiar vita e trasformare in realtà quelli che erano semplici sogni o potenzialità. Ma naturalmente non ci è dato sapere cosa gli accadrà.

2 commenti:

Lisa Costa ha detto...

Lo vidi al cinema estivo, chissà perchè o come decisi di andarci, e lo adorai! Lo recupererò!

Christian ha detto...

Vederlo d'estate è probabilmente... "refrigerante"! ^^