7 aprile 2013

Last Action Hero (John McTiernan, 1993)

Last Action Hero - L'ultimo grande eroe (Last Action Hero)
di John McTiernan – USA 1993
con Arnold Schwarzenegger, Austin O'Brien
***1/2

Rivisto in DVD, con Sabrina.

Il dodicenne Danny è un grande appassionato di film d'azione e in particolare della serie di "Jack Slater", con protagonista Arnold Schwarzenegger. Invitato dall'anziano proiezionista Nick ad assistere in anteprima al nuovo "Jack Slater IV", grazie a un biglietto magico (donato anni prima a Nick dal mago Houdini) il bimbo si ritrova "risucchiato" all'interno del film, in grado di interagire con il suo eroe e con la trama. Le cose si complicheranno quando, per mezzo dello stesso biglietto, il "cattivo" del film fuggirà nel mondo reale (un luogo dove "anche i cattivi possono vincere"), costringendo Danny e Jack Slater a seguirlo. Geniale parodia metacinematografica del genere degli action movie, che gioca a prendere in giro proprio quelle pellicole su cui Schwarzy, il regista John McTiernan e lo sceneggiatore Shane Black hanno costruito la loro fama: a essere particolarmente presi di mira, per esempio, sono film come "Die Hard" o "Arma letale". Nonostante le molte trovate geniali, fu un clamoroso flop al box office e ottenne anche scarso successo di critica, cosa che ho sempre trovato ingiusta, come se gli spettatori e i critici non avessero compreso fino in fondo l'autoironia della pellicola e si siano dimostrati incapaci di distinguere l'originale dalla parodia (anche perché in fondo, a parte le esagerazioni, il "film nel film" non è poi così diverso dalle tante pellicole fracassone uscite veramente al cinema in quegli anni: si pensi alle "battutacce" e ai numerosi cliche, per esempio nelle scene degli inseguimenti, dove ogni automobile che esce di strada esplode regolarmente, e l'immancabile musica di Michael Kamen – che proviene diegeticamente dallo stereo portatile dello stesso Slater – fa il verso a sé stessa: che differenza con le scene ambientate nello "squallido" e cupo mondo reale, dove piove sempre e non tutte le donne sono supermodelle!). O forse era stata sovrastimata la cultura cinefila richiesta, che spazia da "Amadeus" (di fronte a F. Murray Abraham, Danny mette in guardia Jack: "Ha ucciso Mozart!") a Bergman (la morte de "Il settimo sigillo", che esce dalla proiezione nel finale, è interpretata da Ian McKellen), da Laurence Olivier (impagabile il suo "Amleto" rifatto da Schwarzenegger – "Essere o non essere? Non essere!" – e presentato, nella classe di Danny, da Joan Plowright, che di Olivier fu la terza moglie) a Humphrey Bogart (che compare in versione "rimasterizzata"!). Per non parlare dei riferimenti al mondo dei cartoni animati (dalla ditta ACME, che produce dinamite e altri aggeggi, al "gatto animato" che interagisce con gli esseri umani come in "Chi ha incastrato Roger Rabbit": ma tutte le scene d'azione sono così ricche di improbabili capitomboli da ricordare più un cartoon che un film dal vivo). In più, l'elemento fantastico è parente di quello dei film di Frank Capra o Renè Clair (il vecchio proiezionista ricorda l'anziano giornalista di "Avvenne domani", il riferimento a Houdini è un rimando agli anni venti e trenta). Le strizzatine d'occhio sono veramente tantissime: da Sylvester Stallone che – nel mondo di Slater, dove Schwarzy non esiste – è il protagonista di "Terminator", ai riferimenti ad "E.T." (Danny che vola in bici), dai camei nel film (Sharon Stone, Robert "T-1000" Patrick) e nella "realtà" (James Belushi, MC Hammer, Damon Wayans, Chevy Chase, Timothy Dalton, Jean-Claude Van Damme) alle gag con il "vero" Schwarzenegger e la moglie Maria Shriver che lo rimprovera di fare troppa pubblicità alle sue catene di ristoranti. Nell'occasione Schwarzy prende ripetutamente in giro sé stesso (come quando utilizza a sproposito la sua celebre battuta "I'll be back"; ma proprio questo film genera una nuova catch-phrase ad effetto: "Madornale errore!"). Fra le trovate indimenticabili, il malvagio Benedict (Charles Dance) con i suoi occhi di vetro intercambiabili e la scena dei cani ("Attento! Sono addestrati"). Nel ricco cast, anche Anthony Quinn (il mafioso Tony Vivaldi), Tom Noonan (lo Squartatore), Mercedes Ruehl (la madre di Danny) e Bridgette Wilson (la figlia di Slater).

4 commenti:

Babol ha detto...

L'ho sempre trovato incredibilmente divertente, ai limiti del geniale.
Bisognerebbe rivalutarlo in effetti!!

Christian ha detto...

Anche a me è sempre piaciuto, sin dalla sua uscita al cinema! Proprio non mi spiego come non sia diventato un cult movie... ^^

MonsieurVerdoux ha detto...

Nel complesso, rivisto oggi, è un film con parecchi difetti e imperfezioni, però lo salvano lo stile fracassone e divertente, la regia di McTiernann, e soprattutto una vena meta-cinematografica (mamma mia come sembro intellettualoide) che poi è la sua vera forza!

Christian ha detto...

Beh certo, la vena metacinematografica è la ragion d'essere del film! Per me, poi, i "difetti" non sono tali perché sono convinto che siano tutti voluti. ^^