6 luglio 2012

Il cammino per Santiago (E. Estevez, 2010)

Il cammino per Santiago (The Way)
di Emilio Estevez – USA/Spagna 2010
con Martin Sheen, Deborah Kara Unger
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Visto al cinema Apollo, con Sabrina.

Dopo che il figlio (Emilio Estevez) è rimasto vittima di un incidente sui Pirenei proprio nel primo giorno del suo cammino verso Santiago de Compostela, un anziano oftalmologo americano (Martin Sheen) decide di compiere il pellegrinaggio al suo posto, portando con sé una cassetta con le sue ceneri. Lungo la strada, che inizialmente intendeva percorrere in totale solitudine e spinto solo dall'ostinazione, farà amicizia con compagni occasionali (un estroverso olandese che spera di dimagrire, una scostante americana in fuga da un marito violento, un bizzarro scrittore irlandese in cerca di ispirazione) e imparerà a conoscere meglio anche sé stesso e la propria vita: è questo, in fondo, il vero senso del pellegrinaggio (al di là di ogni motivazione religiosa o salutista). Se come film in fondo non è niente di speciale (trama semplice e senza guizzi, personaggi caratterizzati banalmente, una struttura episodica che raramente “cattura” lo spettatore), avendo a mia volta affrontato l’anno scorso un tratto del cammino (purtroppo non tutto: ma spero prima o poi di tornare a completarlo) devo ammettere che mi ha fatto piacere rivedere quei luoghi sullo schermo. Ho inoltre apprezzato il tentativo di rappresentare, senza un’eccessiva drammatizzazione hollywoodiana e tutto sommato anche con sufficiente realismo e assenza di retorica, alcune delle caratteristiche che fanno del pellegrinaggio verso Santiago un’esperienza unica: ottocento chilometri a piedi e con zaino in spalla attraverso campi, altopiani, paesi e città, lungo una via battuta sin dal medioevo e che ancora oggi è percorsa da migliaia di persone ogni anno, di tutte le età e le nazionalità, e per i motivi più disparati. La pellicola è nata tutto in famiglia: Estevez, infatti, è figlio di Martin Sheen anche nella vita reale, e l’idea del film è sorta dopo che Sheen e il nipote Taylor (figlio di Estevez) avevano percorso il cammino nel 2003.

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