18 giugno 2012

Dangerous liaisons (Hur Jin-ho, 2012)

Dangerous liaisons (Wiheomhan gyangye)
di Hur Jin-ho – Cina 2012
con Jang Dong-gun, Zhang Ziyi, Cecilia Cheung
*1/2

Visto al cinema Arcobaleno, in originale con sottotitoli
(rassegna di Cannes).

Ambientando “Le relazioni pericolose” di Pierre de Laclos nella Shanghai degli anni ’30, un periodo in cui la Cina era il crocevia di più culture ma anche in preda a forti disordini politici (si cita l’occupazione giapponese in Manciuria, si mostrano le influenze europee sulle classi più agiate o aristocratiche), il regista coreano Hur Jin-Ho (quello di “Christmas in August”) compie un’operazione che avrebbe potuto dare risultati interessanti. E invece il film fatica a decollare, anche perché lo stile è estremamente calligrafico e patinato, come conferma anche la scelta di un cast di stelle “internazionali”: il divo coreano Jang Dong-gun interpreta l'intrigante playboy Xie Yi-fan; la cinese Zhang Ziyi è la sua “virtuosa” cugina Du Fen-yu, che lui scommette di riuscire a sedurre in breve tempo, finendo però con l’innamorarsene; e l'hongkonghese Cecilia Cheung è Mo Jie-yu, la spregiudicata donna d’affari che chiede a Xie di conquistare la giovane vergine Bei-bei per vendicarsi di un amante che l’ha tradita. Come nel testo originale, chi manipola e gioca con i sentimenti altrui finirà con il perdere tutto: ma nella cultura cinese alcuni concetti e valori morali (il peccato, per esempio) hanno significati e pesi diversi che nella nostra, e dunque la forza “scandalosa” della vicenda ne risulta annacquata, risolvendosi in un melodramma quasi convenzionale. Anche per questo motivo, nonostante la novità dell’ambientazione e la cura tecnica, nel complesso questa versione non aggiunge nulla a quelle che sono state fatte in precedenza (da notare che una versione asiatica già esisteva: “Untold Scandal”, girata in Corea nel 2003).

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