1 settembre 2011

Il bruto (Luis Buñuel, 1953)

Il bruto (El bruto)
di Luis Buñuel – Messico 1953
con Pedro Armendáriz, Katy Jurado
**1/2

Visto in DVD alla Fogona, con Rachele e Marisa, in originale con sottotitoli.

Per convincere i poveri affittuari di uno stabile ad andarsene, in modo da poter vendere il terreno, il proprietario assolda un uomo tanto ingenuo quanto forte e muscoloso, il "bruto", con l'incarico di intimidirli e di minacciarli. Ma l'uomo, che provoca anche la morte di uno di essi, si innamora proprio della figlia innocente della sua vittima. E Paloma, la bella e focosa moglie del suo padrone, non glielo perdona. Melodramma a tinte forti, forse un po' convenzionale nello sviluppo (qua e là si avvertono echi di "King Kong": vedi il finale in cui il bruto, il cui amore per la ragazza – così come il suo desiderio di redenzione – è destinato a essere frustrato e incompreso, viene inseguito e ucciso dalla polizia) ma che può contare su una sceneggiatura solida e su ottime interpretazioni (la femme fatale Jurado, il brutale ma "puro" protagonista, l'innocente Meche, i vari personaggi di contorno). Al soggetto originale, frutto di un'idea di Luis Arcoriza, un Buñuel che comincia a volersi distaccare dal cinema messicano commerciale aggiunge le divertenti scene con l'anziano (e rimbambito) padre del proprietario dello stabile, nonché alcuni tocchi angoscianti e surrealisti: l'inquadratura dell'altarino con la Vergine di Guadalupe all'interno del mattatoio, la camera che si sofferma sulla carne che brucia sul fuoco o sulla candela che si spegne in occasione degli incontri sessuali del "bruto" con le due donne, la scena finale del gallo che fissa Paloma come a volerla giudicare con lo sguardo ("i galli o le galline", ha spiegato Buñuel, "fanno parte di molte mie 'visioni', visioni a volte quasi coercitive. È inspiegabile, ma il gallo o la gallina sono per me esseri da incubo").

0 commenti: