18 luglio 2011

Wodaabe, i pastori del sole (W. Herzog, 1989)

Wodaabe, i pastori del sole (Wodaabe - Die Hirten der Sonne, aka Wodaabe – Herdsmen of the Sun)
di Werner Herzog – Francia/Germania 1989
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Visto in DVD, in originale con sottotitoli.

I Wodaabe (chiamati anche Bororo da altri gruppi etnici) sono una tribù di pastori nomadi del Sahel, che si spostano con le loro mandrie (soprattutto zebù, bovini di grande taglia) fra i confini meridionali del Sahara, la Nigeria e il Niger. Questo interessante documentario ne indaga le difficoltà, gli usi e i costumi, rivolgendo una particolare attenzione ai festeggiamenti rituali del Gerewol, che si svolgono in occasione della fine della stagione delle pioggie, quando i giovani uomini si truccano in maniera elaborata e poi competono, fra canti e danze, in una sorta di concorso di bellezza per conquistare l'attenzione delle ragazze: queste ultime, infatti, hanno la facoltà di scegliere i più belli (fra le caratteristiche maggiormente ricercate ci sono la statura alta, gli occhi e i denti bianchi) per poi passare la notte con loro. Herzog e i suoi collaboratori sono i soli testimoni di questo insolito rituale, che non viene eseguito per i turisti ma fa parte della cultura stessa dei Woodabe. Alle immagini, il regista tedesco abbina curiosamente vecchie registrazioni di canti religiosi (come l’Ave Maria di Gounod) eseguite da un castrato.

6 commenti:

Giuliano ha detto...

la cosa che più mi ha fatto impressione, da chimico, è apprendere che i colori sui volti sono preparati a partire da pile esauste e altro materiale molto velenoso: Herzog dice che i giovani lo sanno, ma non gli interessa più di tanto. Speriamo che nel frattempo le cose siano un po' cambiate...
Il cantante si chiama Domenico Moreschi, l'incisione è di inizio '900 ed è importante storicamente perché è l'unica effettuata da un cantante castrato, Moreschi era già molto anziano e la voce è un po' traballante. Quando penso a queste cose mi fa sempre impressione, meno male che Moreschi è stato l'ultimo!

Christian ha detto...

Chissà come facevano prima che arrivassero le pile... Probabilmente utilizzavano pigmenti naturali che però non consentivano di truccarsi in maniera così vivace.

Grazie per le informazioni sul cantante, anche se si chiama Alessandro Moreschi e non Domenico! ^^'
In rete (per esempio su YouTube) si trovano facilmente le sue vecchie registrazioni (che risalgono ormai a 110 anni fa!!!).

MonsierVerdoux ha detto...

cavolo, scopro di continuo nuovi film di herzog, ma quanti ne ha girati? e pensare che ne ho già visti una ventina, eppure ce ne sono così tanti altri da vedere, compreso questo che hai segnalato tu!

Christian ha detto...

Se conti tutti i vari documentari e i cortometraggi, i suoi film sono davvero tanti! ^^
Questo, comunque, dura circa 45 minuti... Da noi è stato inserito come extra sul DVD di "Fata Morgana".

Giuliano ha detto...

Alessandro e Domenico sono i nomi dei due Scarlatti, padre e figlio... Continuo a fare confusione con loro, figurati col Moreschi!
:-)
comunque ormai l'ho memorizzato così, "Domenico"...alla mia età, ormai, mi sa che faccio prima a cambiare le enciclopedie!

Christian ha detto...

Immaginavo fosse stato un lapsus...
La cosa curiosa è che sulla pagina di Wikipedia dedicata ad Alessandro Moreschi si legge che, se lui fu l'ultimo castrato, il penultimo si chiamava proprio... Domenico (Mustafà)! ^^