6 maggio 2011

Terminator 2: Il giorno del giudizio (J. Cameron, 1991)

Terminator 2: Il giorno del giudizio (Terminator 2: Judgment Day)
di James Cameron – USA 1991
con Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton
**1/2

Rivisto in DVD.

Dopo il fallimento della missione del primo Terminator – che dal 2029 era stato spedito indietro nel tempo per eliminare Sarah Connor, la madre del capo dei ribelli, prima che questi nascesse – il computer Skynet ha inviato una nuova macchina da guerra per uccidere John Connor quando è ancora un ragazzino. Ma stavolta a difendere lui e la madre sarà un altro androide, un Terminator riprogrammato nel futuro dallo stesso John con l'incarico di proteggere sé stesso. Il che consente a Schwarzenegger, ormai consolidatosi come divo del cinema d'azione (nel 1984, invece, era ancora all'inizio della sua carriera cinematografica), di interpretare il ruolo dell'eroe, lasciando quello dell'antagonista a Robert Patrick nei panni del temibile T-1000, robot composto di metallo liquido e in grado di alterare le proprie fattezze (assumendo l'aspetto di chiunque o modellando parti del proprio corpo in lame affilate). Oltre a sopravvivere alla caccia che dà loro il terribile nemico, Sarah (una Linda Hamilton muscolosissima, trasformatasi in una vera e propria guerrigliera) e John (il tredicenne Edward Furlong, al suo esordio sullo schermo) cercheranno di impedire la nascita di Skynet distruggendo il laboratorio dove gli scienziati stanno mettendo a punto il nuovo network informatico (ispirandosi al chip ritrovato sette anni prima fra i rottami del primo Terminator). E alla fine, sembra in effetti che il successo arrida: "Il futuro, di nuovo ignoto, scorre verso di noi".

Pur riconoscendo alla pellicola il forte impatto spettacolare (e l'enorme influenza che ha avuto sull'industria del cinema d'azione e d'intrattenimento), confesso di non essere mai riuscito ad amare più di tanto questo film. Già il semplice fatto che sia un sequel del primo "Terminator", che era narrativamente esauriente e completo nella sua circolarità, mi fa storcere il naso: e questo senza considerare il cambio di caratterizzazione dei personaggi principali (Sarah e Schwarzy) e le numerose contraddizioni (nel primo film si affermava che la macchina del tempo era stata distrutta dopo la partenza di Reese e del primo Terminator; che in assenza di tessuti viventi – come nel caso del T-1000 – non si poteva viaggiare nel tempo; e soprattutto, si lasciava intendere che il futuro non poteva essere cambiato, anzi era stato il viaggio stesso di Reese a causare la nascita di John Connor, mentre stavolta le azioni dei personaggi alterano eccome lo svolgersi degli eventi: non un dettaglio di poco conto ma una "rivoluzione" che in un film di SF basato sui paradossi temporali ne stravolge l'intera filosofia). In più, storia e dialoghi soffrono per un pizzico di retorica e di buonismo (il robot che impara il significato delle lacrime, il bambino – insopportabile, come quasi tutti i bambini nei film di questo tipo – che lo comanda a bacchetta come un giocattolo e gli chiede di non uccidere nessuno) e il racconto procede in maniera più farraginosa ed elaborata rispetto alla relativa semplicità del prototipo. Innegabile, comunque, la maestria di Cameron nelle scene d'azione, che hanno fatto scuola nel genere dell'action ad alto budget (il film è costato oltre 100 milioni di dollari, contro i 6,5 milioni del prototipo, e all'epoca si trattava del lungometraggio più costoso mai realizzato: in seguito, tuttavia, il regista canadese saprà anche superarsi).

Oltre agli spettacolari inseguimenti (che coinvolgono auto, moto, camion, elicotteri), alle sparatorie e alle esplosioni di ogni tipo, alla sua uscita la pellicola affascinò gli spettatori per gli innovativi effetti speciali digitali: le trasformazioni del T-1000, in particolare, rappresentarono uno dei primi casi di utilizzo della computer grafica per dare vita a un personaggio realistico che si muove in ambienti in live action (una tecnica che lo stesso Cameron aveva già sperimentato nel suo precedente "Abyss"). Molte scene e situazioni ne richiamano di analoghe del primo film: dall'incipit (i due viaggiatori del tempo che appaiono nudi in una bolla di energia e che devono procurarsi gli abiti) allo scontro finale in una fabbrica. Ma se nei primi minuti lo spettatore è portato a credere che Schwarzy sia ancora il cattivo e che Robert Patrick faccia le veci del salvatore di Sarah, come nel film del 1994 era stato Michael Biehn, ben presto si scopre che questa volta le cose non stanno così. Indicativo come le iniziali del futuro "messia" John Connor, destinato a salvare l'umanità, siano le stesse (in inglese) di... Gesù Cristo! Ma in fondo sono anche le stesse del regista, James Cameron. Da notare che nell'edizione italiana, quando Scharzy dice "Hasta la vista, baby" prima di sparare al T-1000, non è doppiato: si tratta della sua vera voce. Oltre ad Arnold e alla Hamilton, dal primo film ritorna anche il personaggio interpretato da Earl Boen, lo psichiatra della polizia. Una curiosità: al suo quinto lungometraggio, Cameron poteva già contare nella sua filmografia ben tre sequel: "Piraña paura", "Aliens scontro finale" e questo (l'unico di cui aveva girato anche il prototipo).

6 commenti:

Cannibal Kid ha detto...

mah, se james cameron smettesse di fare film io sarei solo più contento..
:)

Christian ha detto...

Per me ha girato almeno due capolavori (il primo "Terminator" e "Titanic" – ebbene sì! ^^), più un altro paio di film che rivedo spesso volentieri ("Aliens" e "True Lies", anche se quest'ultimo è un po' sopravvalutato). Comunque non male...

Seconda serata ha detto...

Grazie per farmi dubitare dell'effettiva qualità del film: sembrava che la sceneggiatura ci stesse tutta, che non avesse problemi, e invece sembra il solito sequel in cui i cattivi per forza di cose diventano buoni. Avrò dei dubbi la prossima volta che osannerò solo gli effetti speciali.

Christian ha detto...

In realtà molti amano questo film e lo ritengono persino superiore all'originale... Dunque è anche (come sempre) una questione di gusti.

curiositizen ha detto...

Infatti io sono uno di quelli che considerano questo il capolavoro di Cameron. Migliore anche del primo capitolo. Ovviamente ne è anche molto debitore, ma gli effetti speciali sono finalmente all'altezza e funzionali al film. Azione adrenalinica, scene magistrali, una certa introspezione psicologica... e un cattivo entrato nella Storia. Bello! ciao, c

Christian ha detto...

CVD... ^^
Su azione ed effetti speciali sono naturalmente d'accordo. Sull'introspezione psicologica e il cattivo, non tanto...