16 maggio 2011

Source code (Duncan Jones, 2011)

Source code (id.)
di Duncan Jones – USA 2011
con Jake Gyllenhaal, Michelle Monaghan
**1/2

Visto al cinema Uci Assago, con Hiromi.

Collegato a una straordinaria e avveniristica apparecchiatura, il pilota di elicotteri militari Colter Stevens ha la possibilità di trasferire la propria coscienza indietro nel tempo e nel corpo di Sean, una delle vittime di un catastrofico attentato terroristico, rivivendo così in continuazione i suoi ultimi otto minuti di vita a bordo di un treno per Chicago. Dovrà cercare di individuare la bomba e l'attentatore: a ogni fallimento, viene rimandato indietro per effetturare un nuovo tentativo. Dopo il suo brillante debutto con "Moon", Duncan Jones (alias Zowie Bowie) continua a frequentare la fantascienza "a sfondo umano" e sforna un altro film interessante, ricco di colpi di scena e di stimolanti suggestioni sull'identità e il destino, che unisce il tema della ripetizione temporale di "Ricomincio da capo" a quello dell'indagine poliziesca nello spazio-tempo di "Deja vu" (ma lo spunto del protagonista che si ritrova in un corpo altrui ricorda parecchio anche la serie televisiva "In viaggio nel tempo", alias "Quantum leap"). Il principio scientifico su cui si basa la vicenda è ovviamente del tutto implausibile, ma se si cominciano a mettere in questione le premesse del film non si va da nessuna parte. Nel finale, però, la pellicola cala di ritmo e perde qualche colpo: alla lunga il meccanismo si fa ripetitivo e il controfinale lieto è forse superfluo (perché la pellicola non è stata fatta terminare al momento del "fermo immagine"? Sarebbe stata una conclusione perfetta). Nel cast, più che Gyllenhaal o la Monaghan, brilla Vera Farmiga nei panni del tenente Goodwin, ufficiale di collegamento fra il protagonista e la sua missione.

6 commenti:

Seconda serata ha detto...

Ne parlano benino, quindi non meriterebbe altro che la registrazione disimpegnata dalla tv.

Christian ha detto...

Merita sicuramente la visione, ma direi che può benissimo essere visto in tv.

Noodles ha detto...

Il fermo immagine!
Giuro che ho pensato la stessa cosa. Il film ne sarebbe uscito assai più forte. Il finale (appiccicato, onestamente) successivo toglie parecchi punti a un'opera comunque assai interessante secondo me

Christian ha detto...

Sono d'accordo, è una pellicola interessante e gradevole, che con qualche "limatura" di sceneggiatura avrebbe potuto diventare un piccolo capolavoro (anche se a ben vedere l'idea di base non è troppo originale, viste le numerose fonti di ispirazione citate).

Spinoza ha detto...

Non lo so, a me non è piaciuto molto. Mi ha ricordato fastidiosamente un b-movie di qualche anno fa, Slipstream di van Eyssen con il terribile Sean Astin, che andrebbe radiato dal grande schermo. Le prove di Gyllenhaal e Monaghan mi sono piaciute, però, anche se è vero che la Farmiga, in un ruolo statico come pochi (praticamente sempre seduta alla console) spicca lo stesso.

Christian ha detto...

"Slipstream" non l'ho visto, però ho una certa simpatia per questi "piccoli" film a sfondo fantascientifico, che forse hanno il loro limite nell'essere basati su una sola idea.